La cronicità è l’epidemia del terzo millennio. Rappresenta uno dei più rilevanti problemi di salute che assorbe circa l’80% dei costi in Sanità.
Proprio per questo gli esperti si sono incontrati oggi, 31 marzo, all’Accademia delle Scienze del Policlinico di Palermo per trovare delle soluzioni per favorire un sistema efficace per soddisfare i bisogni di salute dei pazienti.
La situazione
Sono oltre un milione i siciliani che sono affetti da patologie croniche, un numero destinato ad aumentare. Questo a causa dell’invecchiamento della popolazione e l’aumento della sopravvivenza, anche perché si è riusciti a cronicizzare importanti patologie, molte delle quali oncologiche.
Entro il 2060 si prevede che il numero di cittadini europei con età superiore a 65 anni aumenti da 88 a 152 milioni, con una popolazione anziana doppia di quella dei minori entro i 15 anni.
La cronicità, inoltre, coinvolge le famiglie e il contesto sociale in cui il malato cronico deve vivere.
Il Convegno
L’obiettivo è quello di consentire una qualità di vita che rispetti sempre la dignità della persona, al di là delle condizioni socio-economiche, realizzando equità di accesso e di assistenza a tutti i cittadini.
Le direzioni sanitarie devono assumere ruoli manageriali e strategie organizzative in grado di soddisfare i bisogni di salute
del cittadino che si rivolge all’azienda sanitaria. Nello stesso tempo devono rispettare vincoli economici che spesso mettono a dura prova la scienza e la coscienza degli operatori sanitari.
A parlarcene il Dott. Luigi Aprea, Direttore Medico P.O. AOUP “P. Giaccone” Palermo, il Prof. Vincenzo Adamo, Coordinatore Rete Oncologica Siciliana – Re.O.S. e il Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri.