In Sicilia, l’olio extravergine d’oliva non è solo un alimento. È storia, cultura, identità. Ma oggi è anche molto di più: è una vera e propria interfaccia tra alimentazione e medicina, capace di influenzare i processi biologici più profondi del nostro organismo.
Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) lo ha riconosciuto come functional food, ovvero un alimento con proprietà così salutari da poter essere paragonato a un farmaco preventivo. Non è più soltanto un condimento: l’olio extravergine è un concentrato di salute, un alleato contro le malattie croniche, un elisir di lunga vita. I benefici sono legati ai suoi composti bioattivi – come polifenoli e acidi grassi monoinsaturi – veri protagonisti della dieta mediterranea. Agiscono a livello cellulare, genetico ed elettrochimico, influenzando il funzionamento del cuore, del cervello e i processi di invecchiamento.
Questa consapevolezza sta crescendo sempre più e se n’è parlato il 5 aprile 2025 a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo, durante l’evento scientifico “Olio extravergine di Oliva – Alimentazione e salute, svolta epocale”.
Tra i relatori, il Dott. Francesco Caruso ha approfondito il ruolo storico e biochimico dell’olio d’oliva e la rilevanza dei secoridoidi, composti minori dalle straordinarie proprietà antinfiammatorie. Il Prof. Salvatore Novo, noto cardiologo, ha evidenziato come l’oli contribuisca in modo determinante alla riduzione del rischio cardiovascolare, mentre la Prof.ssa Ligia Juliana Dominguez ha presentato dati e studi sull’impatto dell’olio d’oliva sulla longevità e sulla protezione delle funzioni cognitive.
Il dibattito si è arricchito ulteriormente con la tavola rotonda finale, che ha visto la partecipazione del Dott. Cesare Fierro, dirigente medico del SIAN dell’ASP di Trapani, e dell’esperto del Comune di San Mauro Castelverde Dario Macaione, a testimonianza dell’attenzione crescente anche da parte delle istituzioni sanitarie e dei cittadini.
L’olio che parla con le cellule
Non è un’esagerazione: l’olio extravergine d’oliva dialoga con il nostro corpo. Si comporta come un modulatore biologico attivo, capace di interagire con sistemi biochimici ed elettrofisiologici. È questo che lo rende così speciale: i suoi effetti non si fermano alla nutrizione, ma incidono su funzioni vitali, prevenendo malattie e promuovendo il benessere.
Gli studi più recenti stanno esplorando persino le proprietà organoelettriche dell’olio extravergine. Alcuni dei suoi polifenoli – come idrossitirosolo, oleuropeina e tirosolo – agiscono all’interno delle cellule regolando segnali elettrici e potenziali di membrana. Questi composti:
migliorano l’equilibrio ossidativo (redox);
proteggono cuore e cervello;
riducono l’infiammazione cronica.
Una frontiera affascinante, che apre la strada a nuove applicazioni in neurotecnologia e medicina rigenerativa.
Longevità e DNA
La scienza ha dimostrato che una dieta ricca in olio extravergine può allungare la vita. Studi clinici come il celebre PREDIMED mostrano che questo alimento:
riduce la mortalità generale;
attiva geni legati alla riparazione del DNA;
stimola le sirtuine, proteine della longevità.
In pratica, l’olio extravergine parla con i nostri geni, rallenta la senescenza cellulare e sostiene il metabolismo anche in età avanzata. Un vero alleato per invecchiare bene.
Il cuore ringrazia
L’olio extravergine protegge il sistema cardiovascolare in tanti modi. Grazie alla sinergia tra acido oleico, fitosteroli e antiossidanti:
abbassa il colesterolo “cattivo” (LDL);
protegge quello “buono” (HDL) dall’ossidazione;
migliora l’elasticità dei vasi sanguigni;
riduce l’infiammazione sistemica.
Non è un’opinione: è un dato scientifico. Il consumo regolare di olio extravergine riduce il rischio di infarto e ictus, migliorando la qualità della vita.
Nutrimento per il cervello
Forse la scoperta più sorprendente riguarda il cervello. Alcuni composti dell’olio extravergine attraversano la barriera ematoencefalica e arrivano ai neuroni, dove:
stimolano la neurogenesi e la plasticità sinaptica;
prevengono le placche dell’Alzheimer;
contrastano lo stress ossidativo.
Lo studio MIND, ad esempio, ha mostrato che una dieta mediterranea con l’olio extravergine può ridurre il rischio di demenza fino al 40%. In un’epoca in cui le malattie neurodegenerative sono in aumento, questi dati sono una speranza concreta.
Dalla valle dei templi ai monti Nebrodi, dalle campagne del Trapanese agli uliveti secolari dell’Etna, la Sicilia custodisce un tesoro che oggi la scienza conferma come patrimonio di salute. L’olio extravergine d’oliva non è solo oro verde: è il punto d’incontro tra tradizione e innovazione, tra cultura del cibo e medicina del futuro.
In un mondo che cerca soluzioni sostenibili, personalizzate e naturali, l’olio extravergine può diventare protagonista di una nuova medicina: quella che si fa a tavola, ogni giorno, con un filo d’olio.