L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Ragusa, lo scorso weekend, ha organizzato un convegno sulla Medicina di genere. Presente anche Roberto Monaco, segretario generale FNOMCeO e presidente del Co.Ge.A.P.S.

Dopo il saluto del presidente dell’Ordine Carlo Vitali e dopo la relazione del responsabile scientifico Rosa Giaquinta, sono stati diversi gli interventi tecnici mirati a snocciolare la tematica partendo dal presupposto che la medicina di genere non è solo di carattere biologico.
Il Ministero della Salute con la legge 3 del 2018, invita tutte le regioni a lavorare sull’argomento della medicina di genere specifica. Questa si occupa sì del genere maschile e del genere femminile, ma anche dei diversi fattori sociali, culturali e ambientali.
Diversi studi, nel corso degli ultimi anni, hanno evidenziato che gli elementi socioeconomici, culturali ed ambientali, oltre alle differenze del sesso influenzano lo stato di salute e di malattia di ogni persona, e anche le terapie hanno azioni differenti da paziente a paziente.
Nel corso dei lavori, i relatori hanno fornito una visione della transdisciplinarietà per aumentare le competenze tecnico scientifiche e ridurre il disagio nella relazione medico paziente.
“Vogliamo sì una medicina di genere, ma vogliamo andare anche oltre“, evidenzia il presidente Vitali.
“La personalizzazione della cura deve coinvolgere le grandi lobby farmaceutiche, oltre ai medici per curare il paziente, che deve essere sempre il fulcro del nostro lavoro “, ha aggiunto.
In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si terrà il 25 novembre, Vitali ha voluto precisare che: “Noi siamo contro la violenza in generale, quindi oltre a quella rivolta verso la donna. Dobbiamo renderci conto che c’è una forma di violenza nella sanità e contro la sanità e le forze politiche ci devono dare una mano”.
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