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Sanità, Anelli: “Francia e Germania investono di più e generano ricchezza e progresso” CLICCA PER IL VIDEO

sabato 29 Luglio - 2023 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: Lavoro, Video

“La salute pubblica deve essere garantita dallo Stato secondo Costituzione. In Italia le risorse impegnate per il Sistema sanitario è il 6,7% del Pil, mentre Germania e Francia il 9% quindi per raggiungerli servirebbero 50 milioni in più“.

A dichiararlo è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.

Questi Paesi – spiega – impiegano tante risorse perché ritengono che sia un vero e proprio investimento, non soltanto in termini di salute, la cui ricaduta è facilmente comprensibile, ma anche sociali, poiché produce per lo Stato un forte ritorno. Mette in moto un indotto ed uno sviluppo di carattere economico non indifferente e produce occupazione. Aumenta la stabilità sociale e produce ricchezza e progresso”.

Ma come funzionano gli altri sistemi sanitari? Ecco un piccolo riepilogo per vedere le differenze.

Il Sistema sanitario tedesco

E’ basato su un obbligo di assicurazione per tutti i residenti. Difatti, tutti i residenti devono essere in qualche modo coperti o con un’assicurazione pubblica obbligatoria “sociale” accessibile a tutti o con una privata accessibile a determinate condizioni. I disoccupati e coloro che hanno uno stipendio sotto i 450€ mensili, se ne fa carico lo Stato.

Le assicurazioni coprono quasi tutte le spese sanitarie ed è raro che l’assicurato paghi una prestazione direttamente.

Il finanziato del sistema è così suddiviso: per l’84% da fonti pubbliche di cui il 78% da assicurazioni a contribuzione obbligatoria e il 6% dalla cosiddetta fiscalità generale. Il restante 16% da fonti private.

ospedali pubblici gestiti dallo Stato (41%), ospedali non a scopo di lucro gestiti da enti religiosi o organizzazioni come la Croce Rossa tedesca (31%) ed ospedali privati (28%).

Ma non sono tutte rose e fiori. Gli ospedali, e di conseguenza i posti letto, sono nettamente inferiore rispetto a quelli italiani: circa 1900 strutture contro 2330. Gli ospedali tedeschi solo il 41% sono gestiti dallo Stato, il 31% gestiti da enti religiosi o organizzazioni come la Croce Rossa tedesca e il 28% sono strutture private.

E’ stato stimato, però, che la Germania, nel 2024, avrà un deficit che  dovrebbe attestarsi tra i 3,5 e i 7 miliardi di euro. Il Ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach (SPD), però, ha dichiarato quindi di prevedere un aumento dei contributi per le assicurazioni sanitarie obbligatorie nel prossimo anno, pur assicurando che non saranno effettuati tagli alle prestazioni sanitarie.

Inoltre, vi è un soprannumero di medici tale che vi è un alto tasso di disoccupazione per questa categoria professionale. Ma, come l’Italia, preferiscono determinate specializzazioni e territori provocando carenze in altre regioni.

Il Sistema sanitario francese

Anche questo sistema è caratterizzato dalla presenza delle assicurazioni sociali, anche se la presenza e il ruolo dello Stato francese è notevole. Nel sistema francese l’assistenza sanitaria è ricompresa in un insieme di regole e istituzioni più generale di Sécurité Sociale ed è assicurata tre differenti tipologie di assicurazioni. A fornirla sono soggetti pubblici o privati che fornisco una diversa copertura in base allo status professionale del cittadino.

La previdenza di base è finanziata dai contributi prelevati dai salari e dagli utili e copre una percentuale del 75%. E’ garantita da enti previdenziali di diritto privato che svolgono una funzione da servizio pubblico e, in base alla tipologia dei loro assicurati, offrono differenti regimi di sicurezza sociale. La previdenza integrativa, è fornita da assicurazioni privatemutue o fondi pensione e copre la restante percentuale. Poi ci sono i fondi di solidarietà che sono in carico allo Stato e agli enti locali.

Anche qui però, come l’Italia, vi è una carenza di medici in alcune specializzazioni e la distribuzione sul territorio non è uniforme. Inoltre su circa 2900 ospedali,  solo un terzo sono pubblici.

Il migliore d’Europa

Secondo il The Legatum Institute il Sistema sanitario norvegese è il migliore di tutti. Però Norvegia, con i suoi cinque milioni d’abitanti e gli oltre quattrocentomila chilometri quadrati di superficie, è uno dei paesi meno densamente popolati d’Europa.

Il finanziamento del sistema è coperto per l’85% dalla componente pubblica. E’ gestito a livello comunale e le casse della sanità sono sovvenzionate dai cittadini attraverso le tasse trattenute dallo stipendio.

Il restante 15% è pagato dai cittadini.  Le prestazioni hanno dei costi fissi. Si pagano 24€ per la visita del medico di famiglia, 41€ per una visita specialistica, 29€ per un esame radiologico, fino a 70€ per prescrizioni farmaceutiche. Sono esenti bambini, donne in gravidanza e anziani con basse pensioni, inoltre, c’è un tetto ai ticket. Chi raggiunge i 265€ l’anno è esente da contributi per la restante parte dell’anno.

 

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