Le risorse previste nella manovra per la Sanità “sono insufficienti“. A dirlo è il presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli.
Per Anelli: “al Fondo sanitario nazionale dovrebbero essere aggiunte con la manovra risorse pari ad un totale di 4 miliardi di euro, due dei quali già previsti dal precedente governo. Il Fondo arriverebbe così a 128 miliardi”.
E dovrebbero essere ripartiti così: “circa 1,5 mld destinati al ristori dei costi energetici e 200 mln agli incentivi per i medici dell’emergenza-urgenza. I restanti 2 mld chiediamo siano utilizzati interamente per aumentare gli stipendi dei medici e sanitari”.
Pertanto: “chiediamo quindi un impegno da parte del governo a vincolare interamente tali risorse per il personale sanitario e di essere ricevuti dal ministro della Salute per discutere delle questioni”.
In merito alla questione Regioni il presidente Fnomceo evidenzia che: “è ovvio che le Regioni premano per l’autonomia differenziata, con quelle del Nord che avrebbero più risorse per aumentare gli stipendi dei medici e quelle meridionali che si troverebbero invece svantaggiate. Questo significherebbe spaccare in due il Paese”.
Resta il fatto, che il Ssn “costa troppo perché è troppo regionalizzato e frammentato. Non si può andare avanti così a meno che si non si voglia andare verso la privatizzazione della sanità. Proponiamo dunque un modello più centralizzata per la Sanità, con un ruolo primario per il ministero della Salute“.
La nostra, conclude Anelli, “non è un’azione corporativistica ma di responsabilità, a difesa di una sanità universalistica a garanzia di tutti i cittadini“.