Un team di ingegneri del Mit ha inventato un minuscolo dispositivo che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina.
Il team ha difatti creato un adesivo a ultrasuoni che, posizionato in profondità nel corpo, rileva l’insufficienza epatica e renale, due condizioni critiche che spesso non vengono scoperte troppo tardi.
Il sensore monitora la rigidità degli organi interni inviando onde sonore attraverso il corpo. Queste onde si riflettono sugli organi interni e ritornano allo sticker che procede all’analisi. L’immagine dettagliata degli organi che viene trasmessa ad un dispositivo esterno viene poi analizzata dai medici che possono individuare eventuali anomalie o segni di malfunzionamento.
Il dispositivo, oltre esser utile per monitorare la progressione di malattie pre-diagnosticate, potrà essere utilizzato per i pazienti che si stanno riprendendo da un trapianto d’organo.
Il sensore è biocompatibile e produce frequenze sicure che variano da i 2 e i 18 megahertz. Il processo di sviluppo dell’adesivo a ultrasuoni ha coinvolto un approccio multidisciplinare che combina ingegneria, scienza dei materiali e ricerca medica.