Rafforzare ulteriormente le performance del sistema di donazioni e trapianti italiani. E’ questo l’obiettivo del nuovo direttore generale del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin.

Tante le strategie che intende attuare il neodirettore per il prossimo quinquennio del suo mandato puntando su ricerca, informazione per scegliere sulla donazione e non solo.

“Potenziare ulteriormente le performance di chi va già bene, ma soprattutto lavorare in quelle realtà dove ci sono ancora ampi margini di miglioramento. L’idea è quella di raccogliere le best practice e cercare trasferirle nelle Regioni che hanno bisogno di un supporto. Vogliamo infatti istituire una task-force itinerante che vada nelle singole Regioni per supportare e personalizzare le azioni da attuare secondo le esigenze del territorio – dichiara Feltrin a SiciliaMedica.it -. Sono qui a Palermo per conoscere le realtà aziendali e confrontarmi con i professionisti e con le istituzioni regionali e sono contento di aver trovato qui in Sicilia una realtà in grandissimo sviluppo”.

Feltrin in merito al futuro guarda alla ricerca poiché “vi sono oltre ottomila pazienti che attendono un organo e rischiano di morire. Oggi vi sono tante nuove possibilità con macchinari e terapie per ricondizionare gli organi donati. per quanto riguarda lo xenotrapianto non è un’opportunità di oggi, ma di domani ed è una strada da perseguire”.

In merito all’uso di organi animali trapiantati sui pazienti (xenotrapianti), nasce anche un problema dal punto di vista etico, con anche una direttiva Ue che punta a “metodi alternativi” alla sperimentazione animale. Su questo il direttore ha evidenziato che “c’è bisogno di un confronto, ma sicuramente questo ribadisce quanto bisogna puntare sulla donazione. Ciò che fa la differenza oggi è la donazione da persona a persona e su questo dobbiamo essere tutti sensibilizzati”.

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