Il Covid ha posto al centro dell’attenzione la risposta clinico organizzativa delle aziende sanitarie e le azioni svolte dai vari soggetti interessati, mettendo in luce anche la necessità di far evolvere i modelli di governo dei rischi, dei meccanismi di comunicazione e di coordinamento dei processi operativi.
Figura centrale è, quindi, il risk manager tanto che Regioni e Province autonome dispongono che tutte le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio sanitario (risk management).
Non tutte le aziende, però, hanno persone specializzate che svolgano questo ruolo con la giusta preparazione. L’Università di Palermo, anche quest’anno, ha attivato il Master “Risk management e organizzazione sanitaria” per formare medici, avvocati, ingegneri ed economisti, con un modello innovativo per sopperire alle criticità del Sistema sanitario nazionale e dare tutte le competenze necessarie che un risk manager deve avere.
“La Regione Siciliana ha avviato il nuovo percorso di accreditamento delle strutture pubbliche e quindi sta garantendo un’attività molto forte per tutelare pazienti e personale, anche con attività di formazione“, evidenzia Tommaso Mannone, Risk manager dell’Aoor Villa Sofia-Cervello.