“La violenza contro i sanitari ha assunto proporzioni globali e investe oggi ogni ambito della vita sociale, inclusi i luoghi che dovrebbero essere rifugi sicuri, come ospedali e studi medici“.
E’ con queste parole che che il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato è intervenuto ieri, 26 settembre, al convegno “Comunicazione in sanità” organizzato dalla Regione Siciliana.
Secondo Amato, la dimensione sanitaria s’intreccia con quella sociale perché la violenza riflette la crisi di valori, il degrado dei rapporti interpersonali e l’incapacità di gestire frustrazione e difficoltà economiche, che si trasformano facilmente in aggressioni anche contro chi è lì per aiutare.
“Non si tratta solo – ha detto – di mancanza di rispetto o di fiducia verso i medici, ma di una più ampia crisi di dialogo, che tocca tutti i settori della vita collettiva. Dovremmo tutti interrogarci sulle dinamiche di comunicazione e convivenza. Come Ordine dei medici, siamo chiamati a difendere i nostri colleghi e a garantire un ambiente di lavoro sicuro. La chiave che può unire le due dimensioni è una comunicazione chiara, ma soprattutto educativa, ma è un impegno che dobbiamo portare avanti tutti insieme, come cittadini e come professionisti della salute”.