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I servizi in telemedicina sono visti come una grande opportunità dal 95% dai medici di famiglia (report Fimmg), che vedono nelle risorse del Pnrr la soluzione per gestire in futuro salute e cronicità in modo equo e sostenibile.
“Abbiamo una grande opportunità, il Pnrr ha finanziato parte del servizio sanitario soprattutto per quello che concerne l’assistenza territoriale, che non si fa esclusivamente attraverso le strutture ma rispettando la peculiarità e la prossimità per poter avvicinare quanto più possibile le cure a casa del paziente“, sostiene Giacomo Caudo, coordinatore Telemedicina FENOMCeO.
La Telemedicina rappresenta un’opportunità che però non vuole sostituire il rapporto medico-paziente: “Questo è un falso mito che bisogna sfatare. Il rapporto medico-paziente sotto certi aspetti può rafforzarsi perché deve essere visto come un accompagnamento continuo da parte dei professionisti sanitari per i cittadini che hanno bisogno di cure“, continua.
Per i medici è fondamentale inoltre avere un contatto con le istituzioni per poter svolgere al meglio il proprio lavoro: “È necessario avere le giuste informazioni e la giusta formazione. In questo momento si stanno istaurando dei tavoli di lavoro per creare una piattaforma nazionale che possa essere il punto di accesso per ricevere tutte le informazioni in generale e allo stesso tempo sulla Telemedicina“, conclude Caudo.