“Siamo andati incontro a un’esigenza delle Regioni che hanno chiesto qualche mese in più per l’applicazione del nuovo tariffario”. E’ con queste parole che il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato lo slittamento di tre mesi dei nuovi Lea.
La Conferenza Stato-Regioni, riunitasi il 31 dicembre 2023, in seduta straordinaria, ha stabilito che l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale, approvate lo scorso aprile dalla Stato-Regioni, avverrà il 1° aprile 2024.
Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef.
“Il nuovo anno vedrà finalmente la piena entrata in vigore del decreto tariffe che abbiamo adottato dopo sei lunghi anni di attesa mettendo a disposizione di tutti i cittadini prestazioni all’avanguardia”, evidenzia il ministro.
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Le novità del documento
- sono state incluse le prestazioni tecnologicamente avanzate, tra cui adroterapia, enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica;
- sono state introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che nel 1996 avevano carattere quasi “sperimentale” o erano eseguibili solo in regime di ricovero e non in ambito ambulatoriale;
- a queste procedure si aggiungono tutte quelle prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale;
- aumentano le prestazioni di genetica, aggiornate secondo l’elenco delle patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni;
- viene introdotta la consulenza genetica.
- le terapie e le prestazioni obsolete sono state eliminate.
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