L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità del primo e unico principio attivo che agisce sul meccanismo alla base della vitiligine, malattia della pelle di natura autoimmune. L’arrivo di un primo trattamento specifico per la vitiligine cambierà la prospettiva di migliaia di pazienti e dei loro familiari.
Il farmaco, consente la repigmentazione della pelle dei pazienti sia sul viso che sul corpo.
La malattia
La vitiligine è una malattia cronica molto visibile a causa delle caratteristiche macchie bianche sulla pelle. Ha un forte impatto dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo. In Italia sono circa 330mila le persone affette da questa condizione che, proprio per la sua natura autoimmune, si associa spesso ad altre problematiche, come le malattie tiroidee, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il diabete e l’alopecia areata.
Il farmaco
La molecola Ruxolitinib fa parte dei cosiddetti JAK inibitori, già utilizzati con successo in oncologia e in diverse malattie dermatologiche. I risultati degli studi clinici registrativi di fase III (TRuE-V1 e TRuE-V2) in più di 600 persone con vitiligine non segmentale, a partire dai 12 anni, hanno mostrato sicurezza ed efficacia della crema nel migliorare la repigmentazione della cute.
Secondo gli studi la repigmentazione del viso è varia dal 50% al 75% del viso, ma può raggiunge percentuali più alte sia sul viso che sul corpo a 52 settimane dal trattamento. Il farmaco, inoltre, è ben tollerato dai pazienti; l’evento avverso più comune è infatti una reazione acneica.