I medici siciliani non sono d’accordo con le novità introdotte dal Ddl semplificazioni 2024 emanate il 14 maggio scorso dall’assessorato della Salute. In particolare, i punti messi in discussione sono le “farmacie dei servizi” e le linee di indirizzo regionali “per la sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di comunità”.
I presidenti siciliani del Coordinamento regionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri
“Le farmacie trasformate in ambulatori potrebbero rivelarsi concorrenziali con la pratica medica, facendo nascere equivoci e disallineamenti clinici. Per questo riteniamo non sia la soluzione più virtuosa per limitare le gravi carenze del sistema sanitario nazionale, che avrebbe invece bisogno del potenziamento del personale medico, già in campo con un piano straordinario di assunzioni. Le ‘farmacie dei servizi’ disegnate nel Ddl dal Consiglio dei ministri come presidio strutturato del sistema salute è una visione romantica, ma inappropriata, che estende la filiera sociosanitaria senza rendere giustizia al sistema salute.
Il remind alla Politica
Nonostante sia rimasta inevasa la richiesta di legiferare in materia di competenze e definizioni della qualità di medico fatta nel 2022 dalla Fnomceo nazionale al Parlamento nazionale, è sempre possibile ricorrere al giuramento professionale, in cui si recita che compito del medico è ‘perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza, nel rispetto della dignità e libertà della persona cui con costante impegno scientifico, culturale e sociale ispirerò ogni mio atto professionale‘. Definizione e mission ribadite con chiarezza anche nel secondo comma dell’art.3 del codice deontologico”.