“Il 2024 sarà l’anno del decisivo balzo in avanti, con lo sguardo al futuro, sulla spinta dei numerosi investimenti che fanno del San Marco uno dei più attrezzati della Sicilia e del Sud Italia, in grado di fronteggiare le sfide importanti che il sistema sanitario ci chiede”. Lo afferma Gaetano Sirna, direttore generale dell’Aoup catanese “G. Rodolico – San Marco” nel presentare i nuovi “gioielli tecnologici”.
In primis una sala ibrida per affrontare in un’unica sede interventi rischiosi. E’ organizzata secondo un modello innovativo polifunzionale che unisce attività endovascolari a quelle chirurgiche con attrezzature di sala operatoria e di diagnostica radiologica avanzata, come l’angiografo biplano, capace di ottenere immagini di elevatissima qualità. La presenza poi di un tomografo TC portatile collegato alle apparecchiature a ai sistemi di neuronavigazione, consente il monitoraggio costante delle attività realizzate, ad esempio in presenza di ictus o aneurisma.
Altro fiore all’occhiello del San Marco è il braccio robotico “Brain Lab”, strumento ad altissima precisione per gli interventi di neurochirurgia.
A questi si aggiunge anche la Risonanza Magnetica 3Tesla, al momento una delle apparecchiature più performanti nel campo della diagnostica ad alta specializzazione.
Infine, il San Marco ha acquisito un secondo robot Da Vinci per la chirurgia mininvasiva per permettere al chirurgo di opera manovrando le “braccia robotizzate” a distanza, tramite una consolle chirurgica computerizzata negli interventi di urologia, chirurgia generale e ginecologia. Il sistema informatico sfrutta la visione tridimensionale del campo operatorio migliorando la precisione del gesto del chirurgo.