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Ismett: primo bypass aorto-coronarico con il robot Da Vinci al Sud Italia CLICCA PER IL VIDEO

martedì 11 Marzo - 2025 | di Redazione | Categorie: Innovazione

È stato eseguito per la prima volta in una struttura del Sud Italia un intervento di cardiochirurgia con l’utilizzo del sistema Da Vinci, un sofisticato robot che permette di realizzare operazioni di cardiochirurgia mini-invasiva video assistita. L’intervento – un bypass aorto-coronarico – è stato realizzato presso ISMETT, la struttura nata dalla partnership fra Regione Siciliana ed UPMC, il centro medico dell’Università di Pittsburgh. A eseguire l’operazione l’équipe guidata dal prof. Francesco Musumeci, Senior Consultant in Cardiac Surgery, in sala operatoria a seguire la gestione anestesiologica la d.ssa Maria Scarlata.

Il Da Vinci è una piattaforma robotica che consente un’interfaccia computerizzata tra chirurgo e strumenti chirurgici. È già utilizzata in ISMETT per interventi addominali e toracici, che permette di intervenire in modo preciso ed efficace oltre che con un’invasività minima. Quello realizzato nei giorni scorsi è il primo utilizzo della tecnologia robotica in ambito cardiochirurgico.

“L’utilizzo della robotica in cardiochirurgia è l’approccio del futuro” – spiega il prof. Francesco Musumeci – “evita il classico taglio chirurgico e permette di realizzare interventi mini-invasivi, migliorando così la qualità delle cure offerte ai pazienti.” La tecnica ha, infatti, diversi vantaggi per il paziente: permette una maggiore precisione nel gesto chirurgico, minimizza il rischio di possibili complicanze, riduce i tempi di degenza post-operatoria.

Per effettuare l’intervento sono praticati nel torace del paziente tre piccoli fori attraverso cui sono inseriti una piccola telecamera e due minuscoli strumenti chirurgici ed un’incisione laterale di circa 4 cm.

Il chirurgo siede ad una consolle, nel cui schermo ha un’immagine tridimensionale ad alta definizione, ingrandita 10 volte del campo operatorio, e dalla consolle comanda i bracci del robot per mezzo di due manipolatori (simili a joystick). Questo consente di avere una visione ottimale delle diverse strutture anatomiche e quindi di operare con massima precisione.

“I vantaggi per il paziente” – sottolinea ancora il prof. Musumeci – “sono molteplici. L’intervento avviene a cuore battente, senza l’utilizzo del sistema di circolazione extracorporea, quindi il decorso post-operatorio è molto rapido e il rischio di complicanze minimo. Il paziente può lasciare l’ospedale dopo 3-4 giorni di degenza e tornare rapidamente alla sua vita normale.”

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