Negli ultimi cinquant’anni, le malattie cardiovascolari sono aumentate drasticamente, soprattutto nei paesi occidentali. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono la causa principale di disabilità e morte prematura in Europa, causando oltre il 42,5% di tutti i decessi ogni anno. Ciò significa 10.000 morti ogni giorno.
L’incremento è legato a fattori come il fumo, la dieta scorretta e la sedentarietà, che contribuiscono all’insorgenza di diabete, obesità e ipertensione, aggravati dall’invecchiamento della popolazione. Oggi, il campo cardiologico beneficia di innovazioni diagnostiche e terapeutiche, sia invasive che non invasive. Eppure, nonostante la disponibilità di nuove tecniche strumentali, la morbilità e la mortalità nel medio e lungo periodo restano troppo elevate.
Il tema è stato al centro della tre giorni “XXIII edizione del convegno sui “Temi emergenti nella cardiologia del territorio”, organizzata dal 3 al 5 ottobre 2024 a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo, presieduto da Toti Amato.
Il convegno
“I lavori quest’anno hanno avuto una forte connotazione multidisciplinare, e di questo ringrazio per i loro contributi gli esperti di diverse specializzazioni che hanno partecipato perché coinvolti nella presa in carico del paziente insieme ai medici di medicina generale”, ha spiegato il cardiologo Vittorio Panno, responsabile scientifico dei lavori.
Agli interventi di autorevoli cardiologi del mondo ospedaliero, universitario e del territorio, si sono infatti affiancati le relazioni di diabetologi, nefrologi, geriatri, internisti, che si sono confrontati, in particolare, sulla diagnostica cardiologica, la miscellanea, la prevenzione cardiovascolare e l’ipertensione arteriosa. E poi ancora sulla corretta gestione del paziente, lo scompenso cardiaco, l’aritmologia e la cardiopatia ischemica.
Sul grande problema dell’insufficienza cardiaca, ha offerto il suo contributo il professor Gianfranco Sinagra, prestigiosa figura della comunità cardiologica internazionale.
Nella sua lettura magistrale “Terapia dell’insufficienza cardiaca: tutto subito o approccio ragionato?” il professore ha sottolineato l’importanza di un approccio terapeutico personalizzato. Per Sinagra, la gestione efficace dell’insufficienza cardiaca passa da una comprensione approfondita delle specificità del paziente e dalle risposte individuali ai trattamenti. Secondo l’esperto, infatti, la tecnologia migliora le cure, l’organizzazione e l’assistenza, ma c’è la necessità di non perdere mai di vista l’uomo e i suoi bisogni, bilanciando l’immediatezza degli interventi con un approccio più ponderato e basato sull’evidenza.
Ampio spazio è stato infine dedicato anche ai nuovi farmaci, come gli antidiabetici orali, che stanno radicalmente modificando le strategie terapeutiche delle patologie cardiovascolari, oltre a quelle legate allo scompenso cardiaco.