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Anatomia umana: corpi donati alla scienza patrimonio formativo insostituibile per la Medicina CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 25 Dicembre - 2024 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: Formazione, Video

La realtà aumentata e le simulazioni tridimensionali, non sono ancora in grado di sostituire l’esperienza diretta offerta dallo studio sui corpi donati alla scienza. I dettagli anatomici, la percezione tattile e tridimensionale delle strutture corporee e il confronto con la complessità della realtà biologica rimangono aspetti, oggi, ancora insostituibili per la formazione medico-scientifica.
Per approfondire l’importanza dello studio dell’anatomia umana su preparati anatomici abbiamo intervistato Francesca Rappa, professore di Anatomia Umana dell’Università degli Studi di Palermo.

Qual è il ruolo dello studio dell’anatomia umana su preparati anatomici nella formazione medica e chirurgica?

Lo studio dell’anatomia umana su preparati anatomici rappresenta un elemento imprescindibile della formazione medica. Nonostante le tecnologie avanzate, come la dissezione virtuale e le simulazioni digitali, abbiano migliorato notevolmente il processo didattico, non possono sostituire il valore formativo della dissezione reale. Quest’ultima consente un’esperienza tattile e tridimensionale dei rapporti anatomici, fondamentale per comprendere la complessità del corpo umano e sviluppare competenze pratiche, soprattutto in ambito chirurgico“.

In che modo queste attività formative vengono organizzate presso l’Università di Palermo?

“Presso la Sala Settoria dell’Istituto di Anatomia Umana organizziamo corsi di dissezione anatomo-clinica e simulazioni medico-chirurgiche rivolti sia a medici in formazione che a specialisti. Ogni corso prevede una combinazione di lezioni teoriche e attività pratiche. I partecipanti lavorano su preparati anatomici provenienti da corpi donati alla scienza, sotto la supervisione di tutor esperti. Questo approccio permette di consolidare le nozioni teoriche e acquisire una manualità fondamentale per la pratica chirurgica“.

Ci sono attività innovative in programma?

“Certamente. Stiamo lanciando un nuovo Corso di Perfezionamento intitolato “Anatomia topografica, clinica, palpatoria e dissettoria della testa e del collo”. Si tratta di un programma multidisciplinare che integra lezioni frontali, seminari, simulazioni pratiche e dissezioni su preparati anatomici. Il corso si avvale del patrocinio del Centro Interdipartimentale di Ricerca CIR-COSCIENZA e mira a offrire un percorso formativo di altissimo livello. Il CIR-COSCIENZA è una struttura unica nel suo genere, nata per valorizzare l’uso dei corpi donati alla scienza. Dal 2019, promuove attività di formazione avanzata, ricerca interdisciplinare e sensibilizzazione sulla donazione del corpo. Inoltre, il Centro esplora temi bioetici e legali legati all’uso post-mortem dei corpi e integra tecnologie innovative, come la realtà virtuale e aumentata, per arricchire l’esperienza formativa“.

Quali sono le principali sfide bioetiche associate alla dissezione anatomica? In Italia ancora la donazione dei corpi alla scienza non è stata ancora effettivamente accettata

“La bioetica è centrale nel nostro lavoro. È fondamentale rispettare la volontà del donatore e utilizzare i corpi con rigore scientifico ed etico. Il CIR-COSCIENZA si impegna a promuovere una cultura della donazione basata sulla trasparenza e sul rispetto per la dignità umana. Inoltre, lavoriamo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di regole chiare e applicabili. La legge 10 del 2020 rappresenta un passo avanti importante nel disciplinare la donazione del corpo e dei tessuti post-mortem. Tuttavia, la sua applicazione pratica presenta ancora diverse criticità, nonostante i miglioramenti introdotti dal Regolamento d.P.R. 47/2023. Il regolamento ha specificato aspetti operativi come la conservazione, il trasporto e le modalità d’uso dei corpi, ma restano aree lacunose che rendono complessa la sua attuazione”.

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