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Tumore metastatico della mammella, Amato: “Fondamentale informare, aggiornare ed educare tutti gli iscritti”

venerdì 4 Ottobre - 2024 | di Anna Boccia | Categorie: News ed eventi, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Palermo

In Italia, oltre 50mila donne convivono con la diagnosi di tumore al seno metastatico (TSM), grazie a una ricerca che offre terapie mirate a cronicizzare la malattia. Il tumore alla mammella è il più comune tra le donne siciliane, con quasi 4mila nuovi casi diagnosticati ogni anno e gestiti dalle reti Breast Unit. Nel 2022, sono state stimate più di 55mila nuove diagnosi nel Paese, di cui il 7% è metastatico all’esordio e circa il 20% sviluppa metastasi nei cinque anni successivi alla diagnosi.
Garantire equità nell’accesso alle cure innovative, come la biopsia liquida, è una priorità. Questo strumento può infatti indirizzare la terapia più efficace, agendo direttamente contro la malattia, e rappresenta un approccio rivoluzionario per la diagnosi e il monitoraggio. Sul tema, ieri, 1ottobre 2024, Palermo ha ospitato, presso la sala Mattarella dell’Ars, il convegno “Oltre la meta – Tumore metastatico della mammella”.

L’obiettivo era evidenziare un nuovo scenario scientifico-culturale e fare il punto, per la Sicilia, sugli aspetti clinico-manageriali per migliorare la prevenzione e la cura dei pazienti. Durante l’evento, esperti di alto livello si sono confrontati per elaborare un’agenda di azione per promuovere la personalizzazione delle cure e a raggiungere l’obiettivo della guarigione.
Tra gli obiettivi principali del convegno è stata evidenziata la necessità di fornire indicazioni precise sui centri specializzati nella cura del tumore al seno e l’urgenza di sostenere l’adozione di cure innovative per migliorare la qualità della vita delle pazienti.
Durante la tavola rotonda “La Regione siciliana all’apice dell’innovazione nella lotta al tumore metastatico della mammella”, il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, ha dichiarato: “Il nostro compito come Omceo informare, aggiornare ed educare tutti i nostri iscritti affinché tutti i cittadini in modo capillare possano essere adeguatamente informati, anche chi abita in zone periferiche. La medicina del territorio è centrale per garantire che le innovazioni, come la biopsia liquida, raggiungano tutti i pazienti, migliorando la loro qualità di vita”.

Il dibattito, articolato in quattro sezioni tematiche, ha messo in luce scelte e orientamenti per rendere accessibili le opportunità innovative, le risposte del Servizio sanitario regionale siciliano (Ssr) per evitare la “migrazione sanitaria” e gli ostacoli burocratici che impediscono una cura ottimale ed equa. È compito delle istituzioni superare tali impedimenti e garantire l’accesso alle terapie innovative. L’auspicio, infine degli esperti è la creazione di un gruppo di lavoro multidisciplinare dedicato, fondamentale per intercettare i bisogni e implementare nuove opportunità di cura.

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