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“Heart in the box”, all’Ismett primo trapianto di cuore del Sud d’Italia

martedì 2 Luglio - 2024 | di Anna Boccia | Categorie: Innovazione, News ed eventi

Pulsante e battente in una scatola.

E’ stato eseguito all’Ismett di Palermo il primo trapianto del Sud d’Italia grazie alla tecnologia ‘Heart in the box’.

“Il cuore – spiega Sergio Sciacca, responsabile del Programma di Trapianto di Cuore di Ismett – è arrivato presso il nostro centro trasportato in una sorta di scatola sterile, un dispositivo all’interno del quale l’organo è perfuso con il sangue del donatore e continua a pulsare. Con questa tecnologia si riducono i tempi di sofferenza ischemica dell’organo cardiaco, perchè durante il trasporto il muscolo cardiaco continua a ricevere sangue ed ossigeno per le proprie funzioni metaboliche. E’ possibile, inoltre, eseguire controlli biochimici ed acquisire dati che assicurino sulla buona funzionalità del cuore una volta trapiantato”.

Il prelievo è stato eseguito da un’équipe di Ismett. L’organo prelevato è stato collegato al dispositivo ed irrorato durante un lungo viaggio di circa 6 ore, continuando a battere fino all’arrivo in sala operatoria. Qui è stato trapiantato ad un paziente siciliano in lista d’attesa da due anni.

Il trapianto

Normalmente, il cuore prelevato viene arrestato con una soluzione fredda cardioplegica e trasportato non battente, in borse termiche, alla temperatura di 4 °C, per poter raggiungere la sede in cui verrà trapiantato nel ricevente. Con questa tecnica, il tempo massimo di conservazione del cuore, chiamato anche tempo di ischemia, è all’incirca di 4 ore. Oltre tale lasso di tempo vi è un alto rischio di inadeguata ripresa della funzione contrattile dell’organo trapiantato a causa della eccessiva fase di ischemia subita durante il trasporto. La tecnologia ‘Heart in the box’ consente, invece, di azzerare quasi totalmente il tempo di ischemia permettendo, dunque, di trapiantare organi prelevati anche in posti lontani rispetto al Centro Trapianti.

“Il ricevente – spiega ancora Sergio Sciacca- era un paziente complesso perchè già portatore di un Supporto Ventricolare Sinistro (il cosiddetto cuore artificiale ndr) quindi con una preparazione intraoperatoria particolarmente delicata e complessa. Il paziente sta bene, è ancora ricoverato presso Ismett, ma il feedback immediato è di un’ottima ripartenza della funzione cardiaca e di un decorso post-operatorio regolare”.

Il governatore

“Desidero esprimere le mie più sentite congratulazioni all’Ismett di Palermo per aver eseguito nel Mezzogiorno il primo trapianto con la tecnologia “Heart in the box”. Uno straordinario traguardo che testimonia l’eccellenza e l’innovazione della sanità in Sicilia, ponendo la nostra regione all’avanguardia in campo medico. La tecnologia, sviluppata negli Stati Uniti e adottata dai migliori centri trapianti di Europa e Nord America, apre nuove prospettive per i pazienti in attesa di trapianto di cuore, migliorando significativamente le loro possibilità di vita”.
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’intervento eseguito dal team dell’Ismett di Palermo.

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