Lo scorso weekend si è svolto il convegno sulle “Strategie di implementazione in Epatologia: dalla medicina basata sulle evidenze alla buona pratica clinica” organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento e dal Promise – dipartimento di Promozione della salute materno-infantile, Medicina interna e Specialistica d’eccellenza G. D’Alessandro dell’Università degli Studi di Palermo.
“Un giorno importante – spiega Santo Pitruzzella, presidente di Omceo Agrigento – che sigla la collaborazione tra l’Ordine e il dipartimento di Gastroenterologia dell’Università di Palermo, durante il quale parliamo di malattie del fegato, una patologia con un’alta morbilità e mortalità per la quale si rende necessario lavorare per la prevenzione prima e la malattia dopo. Le malattie del fegato necessitano dell’interdisciplinarietà tra le varie professioni della medicina. Ed è importante che si faccia rete per avere sempre più maggiori risultati”.
Per le patologie del fegato, sul nostro territorio, insiste già da diversi anni “un centro di riferimento – afferma Giuseppe D’Anna, già primario del reparto di Medicina al San Giovanni di Dio – che fa parte della rete regionale e si interessa in modo particolare all’Epatite C, al danno da alcol e alla prevenzione dell’epatocarcinoma. Rafforzare i servizi, tramite la collaborazione con il Promise e l’Università di Palermo, si traduce anche nella limitazione della mobilità attiva a vantaggio dei pazienti”.
Grazie alla gestione integrata tra le multidisciplinarietà in ambito sanitario sarà possibile raggiungere la migliore assistenza per l’assistito, come dichiara Vito Di Marco, professore ordinario di Gastroenterologia all’Università degli Studi di Palermo e del dipartimento Promise: “I dipartimenti universitari hanno un’attenzione per la collaborazione con le altre entità professionali. Il rapporto con i medici del territorio è diventato importante anche in prospettiva della nuova organizzazione della sanità che privilegerà tutti gli aspetti dell’assistenza sul territorio. Avere un rapporto forte tra l’Università, il gruppo di Gastroenterologia del policlinico di Palermo è importante per fare in modo che i cittadini siciliani abbiano un’assistenza qualificata, corretta e di prossimità ma, per attuare questo programma, è necessaria la collaborazione tra università, ospedali e territorio”.
Collaborazione che deve affondare, in primis, le proprie radici nell’aggiornamento professionale per migliorare l’assistenza al paziente, come ribadisce Carmelo Graceffa, componente del Consiglio direttivo di Omceo: “Il nostro Ordine è impegnato nella formazione continua del professionista – dice – Giornate come quella di oggi, favoriscono l’incontro tra medici e, in questo caso, anche del Promise con il territorio, compreso l’ospedale. La formazione è un perno essenziale della condotta quotidiana del professionista, senza aggiornamento non c’è crescita mentre con dall’aggiornamento e dalla crescita nasce la migliore cura del nostro assistito”.