L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Agrigento ospita gli studenti del liceo Politi che hanno aderito al progetto “Biologia con curvatura biomedica”.
Nella sala Ciccio Geraci, nella sede di via Picone dell’Ordine, i ragazzi hanno partecipato a una lezione ampia sul mondo della medicina, a cominciare da un excursus nel passato grazie al partneriato con l’Archivio di Stato, affrontando anche le regole contenute nel Codice deontologico e le diversità del ruolo del medico.
“Abbiamo voluto – afferma Santo Pitruzzella, presidente dell’Omceo di Agrigento – dare corso al protocollo d’intesa stipulato con il liceo Politi e l’Archivio di Stato per il progetto “Biologia con curvatura biomedica”. I ragazzi, dunque, hanno avuto modo di immergersi nelle professioni sanitarie con l’obiettivo di comprendere se questa è la strada per il futuro che intendono percorrere evitando, di affrontare le spese per i corsi successivi al percorso scolastico”.
Gli studenti, grazie al partenariato con l’Archivio di Stato, diretto da Rossana Florio, hanno compiuto un viaggio a ritroso nel tempo guardando alle epidemie del passato fino ad arrivare alla più recente pandemia da Covid-19.
“Si tratta – spiega Rossana Florio – di un percorso che valorizza il valore degli archivi e delle fonti archivistiche relativi al settore della Medicina, sottolineando gli aspetti funzionali della gestione delle emergenze e delle ricadute sociali e psicologiche, così da offrire ai ragazzi la possibilità di osservare i fenomeni attraverso lo studio e l’analisi delle fonti archivistiche”.
A parlare del Codice deontologico, durante l’incontro, è stato Salvatore Casà, componente della Commissione odontoiatri, che ha anche affrontato il tema del ruolo del medico “come componente scientifico della società – dettaglia – e il ruolo del medico umanista che cura i rapporti con la persona assistita. Un ruolo che trae origine dalla storia, a cominciare da Ippocrate”.
“Questo è il terzo anno del progetto di Biologia con curvatura biomedica – dichiara Angela Cuffaro, docente di Biologia e referente del progetto – ed è importante perché induce i ragazzi a rapportarsi con il territorio, quindi anche con l’Ordine dei medici che ne organizza le attività. Ma è anche importante lavorare a questo progetto con l’Archivio di Stato che ha permesso agli studenti di comprendere come questa professione si collega a diverse attività culturali capaci di offrire loro un punto di vista diverso”.