Promuovere una diagnosi accurata della dermatite atopica negli adulti e di fornire strumenti e supporto per affrontare efficacemente la malattia.
Si è conclusa la campagna “Dermatite atopica? Da oggi si cambia”, all’Arnas Civico di Cristina Benfratelli a Palermo.
“La dermatite atopica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, interferendo con le attività quotidiane. È cruciale affidarsi a centri specialistici in grado di offrire percorsi terapeutici personalizzati e indicazioni pratiche per gestire la malattia e le sue comorbidità”, evidenzia il professor Salvatore Corrao, direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e della UOC di Medicina Interna dell’Arnas.
La dermatite atopica (DA)
“È una patologia infiammatoria cronica della pelle che colpisce milioni di individui in tutto il mondo, manifestandosi con sintomi quali prurito intenso, eritema, desquamazione e, nei casi più gravi, lichenificazione e lesioni cutanee croniche – spiega il professor Corrao -. Sebbene più frequentemente diagnosticata in età pediatrica, la DA può persistere o insorgere ex novo in età adulta, con un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti, sia dal punto di vista fisico che psicologico”.
La necessità di una diagnosi tempestiva e accurata
“La diagnosi accurata della dermatite atopica è un passaggio cruciale per evitare ritardi terapeutici e impostare un percorso di cura adeguato. Questo processo è tutt’altro che banale, poiché la DA condivide manifestazioni cliniche con altre dermatosi come la dermatite da contatto, la psoriasi e l’eczema seborroico, rendendo necessaria una valutazione differenziale approfondita”, sottolinea Corrao.
“Tuttavia, l’impiego di biomarcatori e test diagnostici specifici può fornire informazioni aggiuntive per confermare la diagnosi di dermatite atopica e identificare sottogruppi fenotipici di pazienti, fondamentali per personalizzare il trattamento – prosegue -. Questo approccio consente di ottimizzare la gestione terapeutica, garantendo una maggiore efficacia e sicurezza nell’utilizzo di farmaci innovativi, come biologici e small molecules. Inoltre, una diagnosi accurata rappresenta un elemento cardine per ridurre il carico della malattia, interrompendo il circolo vizioso prurito-grattamento-infiammazione, limitando i danni cutanei permanenti e migliorando la qualità della vita dei pazienti. La diagnosi consente inoltre l’accesso a risorse e programmi di educazione sanitaria, fondamentali per una gestione autonoma e consapevole della malattia”.
Benefici di un approccio diagnostico specialistico
- iniziare tempestivamente le terapie: l’impiego di trattamenti avanzati, come i farmaci biologici, richiede una diagnosi certa, in grado di distinguere la DA da altre forme di eczema;
- prevenire le comorbidità: la dermatite atopica è spesso associata a condizioni come asma, rinite allergica e disturbi dell’umore. Una diagnosi accurata permette di monitorare e gestire efficacemente queste comorbidità;
- personalizzare la cura: ogni paziente presenta una diversa severità e risposta alle terapie. Conoscere il fenotipo specifico della DA consente di adattare i trattamenti alle esigenze individuali, migliorando l’aderenza e l’efficacia terapeutica”.
La formazione dei medici
“Investire nella formazione dei medici e nella sensibilizzazione dei pazienti sull’importanza di un percorso diagnostico specialistico rappresenta una priorità per ottimizzare i risultati clinici nella dermatite atopica e ridurre il peso complessivo della malattia”, conclude il professore Corrao.