Sempre meno giovani medici scelgono il Pronto Soccorso.
Secondo l’analisi condotta da Anaao Assomed, circa il 50% dei contratti di specializzazione per l’emergenza e urgenza non è stato assegnato.
A non esser stati assegnati, secondo l’indagine, sono anche il 74% dei contratti di microbiologia, il 63% di Patologia Clinica, il 54% di Medicina di Comunità e cure primarie.
“Queste mancate assegnazioni – commentano Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, e Giammaria Liuzzi, responsabile Anaao Giovani – si traducono nella cronicizzazione della carenza di medici specialisti in medicina d’emergenza e sono la prova del fallimento dell’attuale impianto formativo, fermo a un decreto di ben 23 anni fa. Non basta aumentare i contratti di formazione per colmare le carenze in certe specialità“.
In una realtà come quella dei Pronto Soccorso, “oggi unico punto di accesso in ospedali che hanno sempre più le sembianze di un collo di bottiglia anziché di snodo delle emergenze”, ogni riforma è “incompiuta se non prevede un contratto che faciliti la progressione di carriera, che renda le retribuzioni idonee alla mole e alla complessità del lavoro e che renda sicuro il lavoro in corsia”.
“Ci auguriamo – concludono – che il nuovo Governo abbia il coraggio e la volontà politica di riformare globalmente” l’organizzazione delle emergenze andando verso una reale integrazione delle cure territoriali e ospedaliere.
Oltre a questo, la soluzione secondo Anaao passa per altri 3 punti: riformare globalmente il sistema delle specializzazioni, rendendo da subito strutturale il decreto Calabria; eliminare le incompatibilità lavorative e introdurre la depenalizzazione dell’atto medico.