Un passo importante verso il potenziamento dei servizi diagnostici pubblici nella provincia di Enna. Entro il 30 giugno, l’Ospedale “Chiello” di Piazza Armerina sarà dotato di una nuova apparecchiatura per la risonanza magnetica nucleare (RMN) di ultima generazione. L’ASP di Enna ha ufficialmente affidato i lavori per l’installazione dell’impianto, con un investimento complessivo di 1,2 milioni di euro, finanziati attraverso fondi destinati all’emergenza Covid-19 per l’acquisto di grandi apparecchiature sanitarie.
Il sopralluogo tecnico è avvenuto ieri mattina alla presenza della direzione strategica dell’Asp, dei tecnici, informatici e rappresentanti dell’impresa incaricata. Presenti anche la vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Luisa Lantieri, che aveva fortemente sostenuto l’assegnazione dei fondi, e una delegazione del Comitato cittadino Pro Chiello.
“Sarà una lotta contro il tempo ma la vinceremo – ha dichiarato il direttore generale Mario Zappia –. I lavori di adattamento dei locali e l’installazione della macchina avverranno entro la fine di giugno. Gli ambienti individuati al pianterreno, nei pressi della sterilizzazione, sono già idonei: schermati, strutturalmente compatibili e predisposti per i requisiti tecnologici richiesti”.
Un macchinario e l’impatto
Il macchinario scelto è una risonanza magnetica con magnete a 1.5 Tesla, una delle tecnologie più avanzate oggi disponibili per l’imaging medico. Questo tipo di apparecchiatura consente una diagnosi precoce e precisa di una vasta gamma di patologie, in particolare neurologiche, ortopediche, addominali e cardiovascolari. La sua presenza nell’ospedale Chiello riduce fortemente la necessità per i pazienti dell’area di recarsi in centri lontani, abbattendo tempi di attesa e costi.
L’introduzione della risonanza magnetica al Chiello ha una portata strategica non solo sul piano clinico, ma anche sociale. In una provincia come quella di Enna, con una mobilità sanitaria in uscita ancora elevata e difficoltà di accesso a esami specialistici, questo intervento rappresenta un argine all’emorragia di pazienti verso strutture private o fuori provincia.
Il personale sanitario è già pronto: “Il reparto di Radiologia, sotto la guida del dott. Girella, vanta professionisti con una formazione adeguata a gestire questa nuova apparecchiatura – ha precisato Zappia –. I locali individuati, inoltre, sono già schermati secondo le normative di sicurezza previste per tecnologie di questo tipo”.
Un nodo strategico nella rete ospedaliera provinciale
L’Ospedale Chiello, considerato presidio di riferimento per un ampio bacino territoriale che comprende le aree interne dell’Ennese, si rafforza così nel suo ruolo strategico, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e della Missione 6 “Salute”. L’inserimento della risonanza magnetica rappresenta un tassello essenziale per l’integrazione dei servizi diagnostici territoriali e ospedalieri, migliorando l’appropriatezza delle cure e riducendo le diseguaglianze di accesso.