Un bambino di 5 mesi è stato salvato grazie a un trapianto di cuore, nonostante fosse incompatibile. Il miracolo è stato possibile grazie ad una rivoluzionaria macchina per l’Extra-Corporeal Membrane Oxygenation (Ecmo), l’EcmoLife.
Il caso
Il piccolo è nato con un cuore univentricolare e con una anomalia genetica che non consentiva all’unico ventricolo di funzionare correttamente. A seguirlo l’équipe della cardiochirurgia pediatrica e delle cardiopatie congenite dell’ospedale Regina Margherita della Città della salute di Torino che ha tentato con due interventi di stabilizzare la situazione che, però, alla fine è precipitata ugualmente.
L’EcmoLife ha consentito di fare sopravvivere il piccolo fino all’arrivo di un cuore idoneo. Dopo otto giorni di assistenza extra-corporea, il piccolo paziente è stato sottoposto al trapianto di cuore. L’organo, proveniente dalla Germania, è stato accettato, vista l’emergenza, nonostante fosse di un gruppo sanguigno incompatibile. L’intervento è durato circa otto ore ed è tecnicamente riuscito.
Il bimbo è tuttora degente nella terapia intensiva cardiochirurgica, afferente alla rianimazione pediatrica.
L’EcmoLife
Il macchinario è in grado di sostituire temporaneamente le funzioni del cuore e del polmone grazie ad un avanzatissimo sistema di monitoraggio che permette una continua verifica dell’efficacia del trattamento. Ha una pompa centrifuga che riproduce la funzione meccanica del cuore, la cui girante ruota a velocità che può raggiungere i 4.500 giri al minuto sospesa nel flusso del sangue grazie ad un campo magnetico. Questo garantisce l’assenza di contatto diretto tra le parti in movimento in modo da evitare il generarsi di calore che danneggerebbe le cellule del sangue.