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Intramoenia: tornano a crescere le prestazioni, visita cardiologica la più richiesta

lunedì 12 Agosto - 2024 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: News ed eventi

Dopo l’anno del Covid, torna a crescere l’attività intramoenia in Italia. Già nel 2021 il trend tornava in linea con gli anni precedenti e i ricavi totali risultano superavano il 1 milione di euro (i 1,087 mld di euro per la precisione), con un incremento rispetto all’anno precedente del 33%, nel 2022 si assiste a un ulteriore salto avanti dell’8% nel 2022, con ricavi che raggiungono il valore di 1.177 milioni di euro. Crescono anche i guadagni, da 235.594 milioni di euro a 256.032, pari al +8,5% circa, percentuale in linea con l’aumento dei costi. In pratica, i costi per le aziende rappresentano il 78,25% dell‘Alpi.

A far luce sui nuovi dati è la Relazione Ministero della Salute sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria per l’anno 2022 alle Camera.

In termini di spesa pro-capite

L’intramoenia nel 2022 vale 20 euro per ogni cittadino residente in Italia, ma la situazione è estremamente variegata sul territorio nazionale con forti discrepanze tra Nord e Sud del Paese, sia in termini di valore di spesa pro-capite sia in termini di variazione rispetto all’analogo dato riferito all’anno precedente.

A livello nazionale, la parte più consistenti dei ricavi per l’attività di intramoenia proveniente dall’area delle prestazioni specialistiche, che si assesta nel 2022 ad oltre il 68%. La quota di attività libero professionale intramuraria afferente all’area ospedaliera rappresenta il 19,5% (il restante è “Altro”: sanità pubblica, consulenze, ecc.).

Le visite più prenotate sono:

la visita cardiologica, ginecologica e ortopedica. Per quanto riguarda le prestazioni strumentali, quelle maggiormente richieste sono l’elettrocardiogramma, poi l’eco (color) dopplergrafia cardiaca, l’ecografia all’addome inferiore, superiore e completo e l’ecografia monolaterale e bilaterale della mammella.

I dirigenti medici che esercitano la libera professione intramuraria

Il numero di medici che esercitano ALPI passa da 53.000 unità relative all’anno 2014 a 45.434 unità del 2020, si “assesta” poi a 45.302 unità nell’anno 2021 (solo 132 unità in meno rispetto all’anno precedente) e diminuisce di 511 unità nell’anno 2022, valore quest’ultimo che risulta in ogni caso inferiore alla diminuzione media annua di circa 1.200 unità calcolata per il periodo considerato. In ogni caso dal 2014 al 2022 il numero di medici che esercitano ALPI è diminuito di 8.209 unità di personale ossia di oltre 15 punti percentuali.

 

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