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Chirurgia vertebrale: al Giglio di Cefalù primi interventi di deformità della colonna

giovedì 8 Giugno - 2023 | di Anna Boccia | Categorie: News ed eventi

Due primi interventi di correzione di grandi deformità della colonna vertebrale nell’adulto sono stati eseguiti alla Fondazione Giglio di Cefalù. Ad eseguirli l’equipe di chirurgia vertebrale guidata dal dottor Corrado Musso, insieme agli ortopedici Vito Triolo e Aldo Sinigaglia e dall’onco ortopedico Giuseppe Perrucchini. 

Dallo scorso novembre – ha detto il presidente del Giglio, Giovanni Albano – l’Istituto si avvale della collaborazione di un’equipe di cinque chirurghi vertebrali di alto profilo. Questo ci ha permesso di inserire la chirurgia della colonna, attività che ha richiamato pazienti siciliani e non. Ora puntiamo ad incrementare per realizzare un centro di riferimento per le patologie spinali”.

“L’obiettivo della chirurgia nell’adulto – ha spiegato il dottor Musso – è la correzione della deformità con una solida fruizione vertebrale equilibrata, alleviando così il dolore e prevenendo ulteriori deformità della colonna stessa. Sono interventi complessi poiché bisogna valutare le comorbidità del paziente adulto e la qualità dell’osso. Fondamentale è lo studio della patologia attraverso risonanza magnetica del rachide dorso lombare, radiografia della colonna, in toto, con pianificazione pre-operatoria”. 

Gli interventi

I due pazienti presentavano un’alterazione della curva della colonna sia sul piano frontale (inclinazione naturale) che sul piano sagittale (ridotta lordosi lombare) causa, quest’ultima di dolore lombare irradiato al bacino, alle anche, che si accentuava con la stazione eretta e la deambulazione.

Nel primo paziente di 65 anni, la lordosi è stata recuperata utilizzando un doppio approccio combinato: laterale con l’inserimento di particolari dispositivi discali lordotici in titanio (SLIF) e posteriore in cui sono state eseguite delle osteotomie per rendere le vertebre più mobili. Infine, tramite un sistema di viti e barre in titanio è stata corretta la deformità e recuperata la lordosi lombare.

Nel secondo paziente di anni 68, era presente una grave ipolordosi lombare. A causarlo un vecchio crollo vertebrale, trattato precedentemente con la vertebroplastica. La lordosi lombare è stata recuperata con un solo accesso posteriore. Lì è stata eseguita una Osteotomia di sottrazione peduncolare (PSO). “Attraverso questa procedura – ha detto Musso – viene asportato un cuneo di porzione posteriore della vertebra interessata. Questo consente il recupero del 30% di lordosi; il resto è stato ottenuto tramite il sistema di barre e viti”.

In seconda giornata i pazienti sono stati mobilizzati ovvero seduti o in piedi ed hanno deambulato in autonomia. La degenza è stata di circa 7 giorni con prosecuzione di terapia riabilitativa (fisioterapia e ginnastica muscolare).

 

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