All’esame tre disegni di legge per combattere la celiachia e il diabete di tipo 1. Ad annunciarlo è la Società italiana metabolismo dopo esser stata ascoltata in 10^ Commissione Sanità a seguito dell’invito del senatore siciliano Raoul Russo.
Presenti in commissione il presidente nazionale di Simdo, Vincenzo Provenzano, Alessandro Scorsone, membro della commissione regionale Celiachia della Regione Siciliana e Patrizio Tatti, past president di Simdo e membro della Commissione scientifica, per assistere all’esame dei disegni di legge 524, 623 e 727 su “Diagnosi e prevenzione diabete tipo 1 e celiachia”.
La Celiachia
E’ una patologia spesso sottovalutata, ma che colpisce un numero altissimo di persone. In Italia, difatti, si stima che siano circa 600.000 persone a soffrirne, ma a quasi il 60% non gli è stata ancora diagnosticata. Inoltre, si manifesta in modo diverso da paziente a paziente ed è associata ad altre patologie. Le proposte hanno lo scopo di scoprire e curare precocemente questa patologia.
Fondamentale è “lo screening per la scoperta precoce della celiachia”, dice Vincenzo Provenzano.
Le proposte
“La nostra proposta è quella di allargare la fascia di età degli aventi diritto. Quindi includendo la fascia 6-13 anni. In considerazione del fatto che tale patologia è frequentemente associata ad altre patologie autoimmuni, quali soprattutto il diabete mellito di tipo 1 e la tiroidite autoimmune, proponiamo, come del resto prevede il DDL 727, di allargare lo screening anche a tali patologie durante gli anni del primo ciclo di istruzione. Lo screening è seguibile con un solo prelievo, pertanto comprendente il dosaggio degli autoanticorpi associati a diabete tipo 1, tiroidite autoimmune e celiachia”, spiega la Simdo.
Inoltre si vede necessario: “lo Screening gratuito nei familiari di primo grado dei soggetti con dm1 e/o celiachia e/o tiroidite. L’impegno di spesa sarebbe certamente recuperato dalla certa e notevole riduzione dei nuovi casi con una vera e precoce profilassi”.
Altro punto riguarda la sostituzione o l’aggiunta alla Banca dati nazionale di: “un Registro Nazionale del Diabete mellito di tipo 1 e della celiachia con “menù a tendina” che consenta l’inserimento di altre patologie autoimmuni spesso associate all’esordio o, come accade, se misconosciute, insorgente successivamente”.
“La legge è stata già approvata alla Camera e che si appresta a modificare il Senato può aiutare a garantire una migliore qualità di vita e l’insorgenza di patologie più gravi. Politicamente c’è stata una grande condivisione ed è un fatto molto positivo”, sottolinea il senatore Russo.