Si chiama Deb (Drug Eluting Balloon) e oltre a dilatare i vasi sanguigni, rilascia un farmaco antiproliferativo, che aiuta a prevenire la formazione di occlusioni o restenosi senza lasciare alcun residuo metallico nel paziente. Il palloncino è una delle ultime innovazioni in campo cardiovascolare.
“Con solo il Deb e senza dover impiantare nessuno stent, si riduce al minimo le potenziali complicanze legate alla presenza di un corpo estraneo all’interno dei vasi ed a ridurre al tempo stesso la necessità di una duplice terapia anti-aggregante a lungo termine“. A dichiararlo è Giuseppe Sangiorgi dell’Unità Operativa di Emodinamica del Policlinico di Tor Vergata che ha trattato 1200 pazienti con questo nuovo trattamento.
“L’uso dei DEB nel campo dell’angioplastica coronarica – continua Sangiorgi – ha mostrato risultati promettenti in termini di riduzione delle restenosi, ovvero la ricomparsa di una stenosi nel vaso trattato a distanza di tempo”.
L’obiettivo futuro è quello di utilizzare questa tecnica anche per altri interventi come l’angioplastica periferica e l’angioplastica carotidea.
“Questo apre interessanti prospettive per il trattamento di malattie vascolari che coinvolgono altre parti del corpo ed in vasi a basso flusso, dove l’impianto di stent non è opportuno – come nel caso dei pazienti affetti da disfunzione erettile”, conclude Sangiorgi.