L‘ictus è tra le prime tre cause di morte in Italia e la prima di disabilità. A essere colpite ogni anno sono 185mila persone e 45mila di loro sopravvivono ma con esiti gravemente invalidanti. Numeri importanti, che hanno spinto la Società Italiana Ictus (Isa-Aii) alla stesura di nuove linee guida terapeutiche.
A parlarcene il dottor Daniele Lo Coco, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurologia e Stroke Unit dell’Ospedale Villa Sofia.
L’approvazione delle nuove raccomandazioni da parte dell’Iss permette di guardare al futuro del trattamento dell’ictus ai disturbi che possono presentarsi anche a distanza di tempo.