“Il Servizio Sanitario Nazionale, per come l’abbiamo vissuto noi, è finito. Lo stato oggi non riesce più a ripianare i deficit”.
A dichiararlo è il presidente dell’Omceo Palermo, Toti Amato, in una platea gremita per la premiazione di 114 medici con una medaglia d’oro per il 50° anniversario dalla laurea.
“Questo significa che le regioni saranno costrette a tagliare anche i Lea (Livelli essenziali di assistenza) e l’unica via per il cittadino sarà stipulare un’assicurazione privata per curarsi, così come avviene nel sistema sanitario americano – sottolinea -. A quel punto le disuguaglianze di cura, sociali e territoriali saranno sempre più marcate. A rischiare di più saranno la Sicilia e le altre regioni del Sud, dove storicamente il divario rispetto al Nord è netto e certificato dai maggiori istituti, a partire dalla Fnomceo”.
“Ci sono errori storici, ad esempio, la salute che è stata sempre considerata come una spesa, ma la salute è un bene prezioso che deve essere assolutamente tutelato – conclude -. Secondo me, guardare al passato, vedere il presente, deve servire per poter dare dei suggerimenti al futuro”.
“La sanità necessita di persone di grande esperienza e fondamentalmente del mestiere, perché chiunque altro non capisce quello di cui si parla. Auguro ai giovani di potere avere grande fiducia nella nella nostra professione“, ha aggiunto l’assessore della Salute Giovanna Volo.