Sempre più genitori scelgono di far seguire i propri figli dal medico di base.
Ma non tutti i medici di famiglia sono contenti di questa decisione, in particolare a causa della burocrazia che già li affligge.
Secondo normativa: fino ai 6 anni d’età i bambini sono affidati a un pediatra di famiglia, specificamente preposto alla tutela dell’infanzia e dell’età della crescita.
Dai 14 anni l’assistenza del pediatra è automaticamente revocata. Può essere estesa fino ai 16 anni in caso di particolari e documentate patologie croniche o situazioni di handicap.
Nella fascia d’età 6-14, invece, un bambino può essere indifferentemente affidato alle cure del pediatra o del medico di famiglia.
Giorgio Picone, medico di medicina generale e Consigliere dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Palermo, ci parla di quanto sia importante la figura del pediatra e fa una fotografia della situazione.
Inoltre, secondo Picone, per fronteggriarne la carenza:“E’ importante aumentare le borse di studio e far si che già dall’ultimo anno di specializzazione i giovani pediatri possano entrare sin da subito nel mondo del lavoro, permettendogli di inviare anche la domanda nella graduatoria regionale. Questo porterebbe ad avere una platea più amplia di specialisti nel territorio”.