Da anni ormai il problema delle fake news diventa sempre più preoccupante e dilagante: il fenomeno non riguarda solo la sanità ma in generale il mondo dell’informazione e della cronaca con un forte impatto negativo sulla considerazione dei media e sull’opinione pubblica, che non è più in grado di distinguere una notizia vera da una falsa, non verificata o non pienamente corretta.
Chi non è informato oggi è disinformato, chi è informato invece è male informato: su questo assioma si colloca un pericolo che sembra inarrestabile, alla luce della grande mole di dati che circola sul web e la velocità con la quale si consumano. Se ciò riguarda aspetti della salute e della medicina, il rischio è lampante e dirompente: il dottor Google, un leone da tastiera, un qualunque blog, forum o “giornaletto” non autorizzato va a sostituire l’interlocutore affidabile, l’istituzione, il professionista con dilettanti allo sbaraglio che in buona fede o, nella stragrande maggioranza dei casi, in mala fede spacciano come miracolose terapie sbagliate, come nuovi farmaci vecchi più del
cucco, come innovazione medica ciò che è realtà da anni.
Vuoi per rincorrere un clic in più, vuoi per vendere spazi pubblicitari, vuoi per altre ragioni, il danno è servito sul piatto del web. In questi anni poco è stato fatto da parte di tutti gli attori in campo: governo in primis, ma anche editori, associazioni, sindacati. ecc. per combattere o quantomeno arginare la problematica. Date queste premesse le recenti iniziative editoriali nel campo della sanità regionale, come il portale della Regione Siciliana “Costruire Salute” e, adesso, la neonata “Sicilia medica” vanno particolarmente incoraggiate, plaudite e sostenute con l’obiettivo di tornare ad assicurare a lettori e utenti della sanità autorevolezza e serietà dei contenuti.
L’Ordine dei medici e odontoiatri di Messina, che ho l’onore e l’onere di guidare da alcuni anni, già nel 2018 ha lanciato un suo notiziario, “Messina medica” aggiornato quotidianamente e che ha riscosso fin da subito ampio consenso tra gli iscritti e in generale nella cittadinanza, sapendo bene che un articolo o una notizia pubblicata su una
testata ufficiale di un ente pubblico, senza fini di lucro e che non deve “vendere” visualizzazioni, è sempre frutto di verifica prima di essere divulgato. Con i medesimi migliori auspici e sono sicuro che l’editore Maurizio Scaglione, insieme con le sue redazioni, saprà svolgere un ottimo lavoro; auguro quindi successo al nuovo giornale.
Dichiariamo guerra alle fake news e… vinciamola.