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Sanità equa e integrata: il piano dell’Asp di Siracusa per la nuova rete ospedaliera

giovedì 7 Novembre - 2024 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: News ed eventi

“Un percorso di rinnovamento che mira a garantire un sistema sanitario equo e integrato”.

A dichiararlo è il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, che presenta la proposta di rimodulazione della rete ospedaliera provinciale, nel rispetto delle indicazioni e dei tempi dettati dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana e dal Tavolo Tecnico regionale.

“Il nostro obiettivo – prosegue – è ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza dell’assistenza sanitaria, rafforzando l’integrazione tra ospedale e territorio. Vogliamo garantire una continuità assistenziale che risponda meglio alle esigenze della popolazione e rafforzare l’offerta di specializzazioni puntando all’ottimizzazione delle specificità e delle vocazioni di ognuno degli ospedali”.

La rete

Il piano della rete ospedaliera è stato sviluppato sulla base di un’analisi approfondita dei dati aziendali, delle criticità e delle potenzialità esistenti, nonché dal confronto con le strutture sanitarie accreditate del territorio. L’obiettivo è riorganizzare l’offerta sanitaria per garantire una rete ospedaliera efficiente, sostenibile e integrata, capace di rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni dei cittadini.

Ospedale di Siracusa

Progettato come DEA di II livello, l’ospedale avrà 434 posti letto e nuove specialità, come Chirurgia Toracica, Maxillo-facciale, Plastica, Pediatrica, Neurochirurgia e Cardiochirurgia. Si richiede all’Assessorato di pianificare l’attivazione di queste discipline non appena la struttura sarà disponibile, con la possibilità di avviare una fase sperimentale in anticipo.

Ospedale di Lentini

L’ospedale manterrà il focus sulle specialità chirurgiche, in particolare Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, potenziando i servizi con nuove tecnologie, tra cui una risonanza magnetica e sale operatorie moderne. Saranno attivati un Ospedale di Comunità con 20 posti letto e un day hospital con 2 posti letto per la Talassemia.

Ospedale di Avola/Noto

Si prevede di consolidare il DEA di I livello, con Avola destinata agli acuti e Noto alla post-acuzie e riabilitazione. A Noto saranno attivate 4 unità operative per Pronto Soccorso, Medicina, Chirurgia, Cardiologia e Rianimazione. Grazie ai fondi del PNRR, sono previsti anche nuovi macchinari, come TAC e risonanze magnetiche. Noto avrà un Ospedale di Comunità con 20 posti letto, un “Ospedale di giorno” per interventi ambulatoriali, e un’Unità Sperimentale di Ortogeriatria per trattare pazienti anziani con patologie muscolo-scheletriche. Verrà inoltre attivato un reparto di Riabilitazione e Lungodegenza, potenziando anche la Geriatria per offrire un approccio multidisciplinare.

Ospedale di Augusta

L’ospedale, situato in una zona a rischio ambientale, continuerà a concentrarsi su Medicina Interna, Cardiologia, Pneumologia e un Centro Amianto per le patologie legate all’inquinamento. Si prevede di ampliare i servizi per le malattie respiratorie, ematologiche e oncologiche, aumentando i posti letto per queste patologie.

Ospedale Umberto I di Siracusa e Rizza

Vista la struttura limitata dell’edificio principale, sono previsti interventi di ottimizzazione dei posti letto e delle cure oncologiche, riportando il reparto di Oncologia da Avola e trasferendo l’Unità UFA e l’Oncoematologia da Augusta, con l’aggiunta di 2 posti di day hospital. Ad Augusta resterà l’Ematologia con 8 posti letto per la zona nord. Sono inoltre previsti 2 posti di day hospital per la Talassemia, 2 per Epatologia, 8 posti letto di Terapia Semintensiva in Medicina, e 4 posti ciascuno in Malattie Infettive e Pneumologia, senza aumentare il totale dei posti letto. Il Rizza vedrà un aumento dei posti letto di Lungodegenza da 8 a 16 e l’istituzione dell’Unità Antimicrobial Stewardship per contrastare le infezioni ospedaliere. In aggiunta, verranno introdotte nuove tecnologie, tra cui TAC, risonanze magnetiche e una sala ibrida per Radiologia Interventistica, oltre a sistemi di telemedicina per garantire la continuità assistenziale.

“Siamo consapevoli delle sfide che la sanità siciliana sta affrontando, ma con questa proposta vogliamo guardare al futuro, migliorando i servizi e riducendo i disagi per i cittadini – conclude Caltagirone –. Le modifiche proposte sono mirate a garantire una sanità sempre più vicina alle persone, integrando le risorse ospedaliere con quelle territoriali, per una sanità più moderna, efficiente e sostenibile”.

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