Concluso a Gela presso l’Auditorium del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele il corso multidisciplinare in Medicina Generale voluto dalla Commissione dell’Albo dei Medici Chirurghi dell’OMCeO provinciale di Caltanissetta con il patrocinio della Simg (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) e di Ance-Regione Sicilia.
Sabato 29 aprile 2023 i numerosi relatori presenti hanno analizzato un tema che viene riscontrato con frequenza dai medici di medicina generale. “Il paziente complesso: non solo questione di età”, questo infatti il titolo dell’evento formativo rivolto a tutti i medici chirurghi.

Durante la mattina gli argomenti trattati sono stati suddivisi per aree, a partire da quella “cardiovascolare e quindi dall’ipertensione, alla fibrillazione atriale, allo scompenso cardiaco, poi si parlerà dell’area anche neuropsichiatrica, quindi soggetto che per esempio ha il Morbo di Parkinson, soggetto con deficit cognitivo- ha spiegato prima del suo intervento il Presidente Provinciale della Simg Orazio Caccamo, che ha poi aggiunto – la neuroriabilitazione che è molto importante da questo punto di vista”.

Presente anche il Presidente dell’OMCeO di Caltanissetta Giovanni D’Ippolito. “Il fenotipo del ‘malato complesso’ non deve essere definito da una semplice sommatoria delle condizioni morbose che lo compongono, ma deve essere considerata un’entità fenomenica con caratteristiche peculiari in termini di eziopatogenesi, necessità terapeutiche e prognosi – ha affermato- la gestione del paziente complesso richiede un approccio che vada al di là del coordinamento delle varie prestazioni specialistiche, ma che si configuri come messa a punto di percorsi diagnostico-terapeutici-riabilitativi il più possibile individualizzati, che prevedono sempre più l’empowerment (percorso attraverso il quale le persone acquisiscono maggiore controllo sulle decisioni sulla propria salute) del paziente e della sua famiglia e la costituzione – ha dichiarato ancora- di percorsi assistenziali in continuità ospedale/territorio, attore principale il medico di Medicina Generale”. Ha poi aggiunto in conclusione il Presidente provinciale dell’OMCeO: “è evidente che la ‘Medicina della Complessità’ prevede, come e più di tante altre patologie, multidisciplinarietà e multiprofessionalità”.