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Patologie benigne della tiroide: Le Nuove Linee Guida Europee firmate dal prof. Alfredo Campennì

lunedì 24 Luglio - 2023 | di Anna Boccia | Categorie: News ed eventi

Nuove Linee Guida Europee sul trattamento con radioiodio delle patologie benigne della tiroide ed il primo firmatario è il prof. Alfredo Campennì, dirigente medico della UOC di Medicina Nucleare dell’AOU “G. Martino” di Messina.

La pubblicazione è avvenuta sull’European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (rivista ufficiale ad elevato Impact Factor della Associazione Europea di Medicina Nucleare). Si tratta del documento che tutti i professionisti del settore, non solo in Europa, ma nel Mondo, consulteranno sia per la migliore selezione del paziente da avviare al trattamento con iodio-131 sia per avere indicazioni procedurali utili alla sua personalizzazione ed ottimizzazione, in termini di efficacia e sicurezza. Un prezioso strumento di lavoro dal forte sapore internazionale grazie ad una autorevole coordinazione locale.

Il trattamento

Il trattamento radiometabolico con iodio-131 è una terapia utile per la cura definitiva delle malattie benigne della tiroide, sia quelle che determinano un aumento della funzione tiroidea [ipertiroidismo da Morbo di Basedow, Gozzo nodulare tossico (M. di Plummer) o Gozzo multinodulare tossico] sia quelle che producono un significativo aumento delle dimensioni della ghiandola per le quali il trattamento chirurgico è sconsigliato o rifiutato.

Nel tempo, questo trattamento ha drasticamente diminuito il numero di pazienti per i quali in passato era richiesto l’intervento chirurgico favorendo una riduzione delle complicanze e dei costi sanitari che ne derivavano.

L’aggiornamento delle Linee Guida Europee

L’aggiornamento mancava dal 2010. Approfondisce e chiarisce più aspetti fondamentali dalla preparazione del paziente, ai calcoli dosimetrici, ai requisiti per la radioprotezione, al follow-up. Un quadro completo ed esaustivo che mette in evidenza “cosa fare” e “come fare”, differenziando l’approccio in base al tipo di patologia da trattare. Un’ampia sezione è dedicata anche alla terapia con radioiodio nei pazienti in età pediatrica. Infine, i possibili effetti collaterali della terapia radiometabolica con iodio-131, come prevenirli e come, eventualmente, trattarli.

“Le linee guida europee – dice Campennì – tracciano un solco con il proposito di indicare una strada di riferimento non solo per i medici nucleari, ma anche per gli endocrinologi e i medici di medicina generale. È stato per me un onore, coordinare i massimi esperti internazionali del settore, il cui peso scientifico è attestato dal valore e dall’importanza dei loro studi e pubblicazioni. Grazie a questa preziosa sinergia i numerosi colleghi che ogni giorno si confronteranno con il trattamento delle patologie benigne della tiroide avranno a disposizione da oggi una guida aggiornata”.

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