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Ospedale Cervello Palermo pronto a rimodulare Pronto soccorso, ma scatta l’allarme

mercoledì 15 Febbraio - 2023 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: News ed eventi

Scatta il panico a Palermo per il pronto soccorso dell’Ospedale Cervello.

“E’ in corso una rimodulazione di tutte le aree di emergenza”, dice l’azienda “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” precisando che “il servizio per l’utenza è regolare e che non verrà sospeso. Tale rimodulazione dell’offerta sanitaria post-Covid ha lo scopo di razionalizzare e, pertanto, migliorare l’assistenza sia in emergenza che in elezione“.

Le aree di emergenza coinvolte nella rimodulazione saranno: l’intero dipartimento Materno Infantile, sale operatorie, percorsi della Stroke Unit, Ortopedia adulti, Urologia, Chirurgia toracica, Ematologia, Oncologia, ed altre ancora.

L’azienda precisa che, oltre al pronto soccorso di Villa Sofia, del Cervello rimarràconservata la funzione di astanteria nel presidio Cervello, consentendo, altresì, l’avvio dei lavori di ristrutturazione e l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse umane dedicate al pronto soccorso. Il ‘nuovo’ Ps adulti di Villa Sofia beneficerà di un notevole incremento di superficie operativa comprendente tutto il Padiglione Biondo (circa 1000 mq), migliorando semmai il comfort dell’utenza e non certamente compromettendo l’efficienza e l’efficacia dell’accoglienza e tantomeno dell’assistenza e la qualità delle prestazioni in emergenza”.

In ogni caso “sono programmati degli incontri con l’Assessorato della Salute per la valutazione del percorso ipotizzato, propedeutici ai successivi passaggi sindacali contrattualmente previsti e all’adozione delle pertinenti procedure di sicurezza”.

Ma non tutti sono d’accordo con la rimodulazione o chiusura temporanea del pronto soccorso. Anche lo spesso Presidente della Regione è intervenuto, appresa la notizia.

“Prenderò in esame personalmente la questione e verificherò attentamente come stanno davvero le cose – dice il Governatore Renato Schifani. L’obiettivo prioritario deve essere evitare che l’assenza di pianificazione e di coordinamento tra le strutture ospedaliere possa generare disservizi anche gravi per i cittadini. Tuteleremo il diritto alla salute con tutti i mezzi a nostra disposizione”. 

I sindacati

Cisl Fp

Le due aree di emergenza hanno criticità note da tempo alle quali si fa fronte soltanto grazie al senso di abnegazione dello staff medico, di quello infermieristico e dell’assistenza. Chiudere il pronto soccorso del Cervello significa rendere l’area di emergenza di Villa Sofia un caos. Tutto il bacino occidentale della provincia di Palermo avrebbe come primo pronto soccorso disponibile solo quello di piazza Salerno. Vanno valutate soluzioni alternative. Non si possono imporre dall’alto scelte così drastiche che avrebbero ripercussioni gravissime su tutta la sanità cittadina“.

Fials

“Il reparto non andrebbe chiuso ma ricollocato provvisoriamente in locali adiacenti. L’assessorato consigliava il confronto con i sindacati che però non è avvenuto. Siamo preoccupati per le conseguenze di tale scelta. Proclamiamo lo stato di agitazione del personale e invitiamo la politica a intervenire a partire dalla Circoscrizione, a tutela di una vasta fetta di territorio che rischia di essere penalizzata“.

Confintesa Sanità SiciliaChiudere il pronto soccorso del Cervello significa rendere il pronto soccorso di Villa Sofia un vero inferno. Già da tempo Confintesa Sanità Sicilia aveva scritto in merito alla grave situazione dei pronto soccorso della città di Palermo. In particolar modo di quelli dell’Ospedale Cervello e di Villa Sofia, dove per un codice giallo si potevano aspettare decine di ore prima di poter essere assistiti e in condizioni igienico sanitarie alquanto dubbie oltre alla scomodità e vetusta dei locali, Mentre il PS di Villa Sofia è stato modernizzato ed adeguato a dei parametri dignitosi, quello del Cervello verteva e verte in situazioni disperate. Un rifacimento ed ammodernamento dei locali è certamente auspicabile ma certamente non a questo prezzo. L’assessore Volo deve necessariamente rinviare la decisione dopo aver ascoltato anche le parti sociali”.

 

Sicilia Medica

Tivù

Parola

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