“È un tema nuovo, nuovo ma attualissimo e soprattutto di cui si deve parlare assolutamente in futuro. Racchiude sia la differenza biologica legata al sesso, ma anche un’implicazione di ordine sociale, economico e politico riguardo il genere e quindi è di fondamentale importanza poter andare a parlare delle varie patologie con una differenza che non è solo legata al sesso, ma anche a tutto ciò che è di contorno al sesso stesso”.

“Il Medico di Medicina Generale e il genere come determinante di salute”, questo il titolo del convegno organizzato dalla Commissione dell’Albo dei Medici Chirurghi dell’OMCeO provinciale in collaborazione con gli Ordini siciliani.
“Il convegno sull’argomento della medicina di genere specifica nasce- ha spiegato Mirella Milioto Componente della Commissione di Medicina di Genere FNOMCEO- dal fatto che esiste in Italia, già dal punto di vista legislativo, dal Ministero della Salute una legge 3 del 2018 che invita tutte le regioni a lavorare sull’argomento della medicina di genere specifica, che si occupa del genere maschile e del genere femminile, ma anche del genere inteso come individuo visto dal sociale, quindi un individuo che ha degli aspetti diversi dal punto di vista culturale, sociale e comportamentale e nasce dal fatto che bisogna informare e formare tutti i medici, oltre che quelli che lavorano nelle aziende ospedaliere, anche i medici del territorio per diciamo informare anche a loro volta il cittadino, che deve conoscere questo tipo di medicina che non è nuova. Sembra una medicina di rivoluzione – ha sottolineato ancora– ma in realtà si tratta di una vera e propria medicina di precisione, quindi noi dovremmo rispondere a tutti i bisogni dei cittadini di qualsiasi genere, di qualsiasi sesso e di qualsiasi etnia. Bisogna lavorare in questo senso e noi vogliamo farlo in maniera univoca in tutta la Sicilia”.

“La medicina di genere è un approccio che considera il paziente ognuno come una persona bisognovole di cure specifiche– ha evidenziato l’endocrinologo Piernicola Garofalo- per cui è importante avere per esempio diagnostica, esami di laboratorio, cure, presa in carico che siano individualizzate. Io direi che è importantissimo questo messaggio:
medicina di genere=medicina della persona =cure individuali.
Questo è uno sforzo che devono compiere sia i medici, sia il Servizio Sanitario in generale – ha poi aggiunto –per esempio avere l’attenzione e la possibilità di erogare servizi anche domiciliari, avere l’attenzione, la possibilità di erogare riabilitazione che sia il più possibile individualizzata, in buona sostanza ogni paziente ha bisogno di cure e di approcci sanitari diversi, lo sforzo del Sistema Sanitario e di tutti gli operatori è quindi quello di rendere fruibile qualunque servizio. Ecco perché si passa dal concetto di uguaglianza- ha concluso- non le cure uguali per tutti, ma dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno, quindi equità”.