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Medicina aerospaziale: “Anni luce avanti rispetto alla terrestre di precisione”

venerdì 15 Settembre - 2023 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: News ed eventi

La medicina aerospaziale, per quanto sia una scienza nata negli anni ’50, grazie alle nuove tecnologie sta facendo passi da gigante.

Monitorare le conseguenze fisiche dell’esposizione degli astronauti all’ambiente ostile dello spazio consentirà a migliorare la nostra comprensione della fisiologia umana“.

Lo ha affermato Michael A. Schmidt, amministratore delegato di Sovaris Aerospace, compagnia specializzata nella medicina di precisione per i voli spaziali.

I cambiamenti

Nello spazio “la fisiologia umana cambia per adattarsi. Il risultato è una forte accelerazione dell’invecchiamento, anche di 10-20 anni – spiega -. Lo stress ossidativo derivato, in particolare, dalle radiazioni ionizzanti, che penetrano in migliaia di cellule a dosi elevate, altera la funzione dei mitocondri, unità di produzione di energia della cellula, e di conseguenza il metabolismo di carboidrati e lipidi. Inoltre, danneggia il Dna, modifica l’espressione dei geni e altera la lunghezza dei telomeri, i ‘cappucci’ che proteggono i cromosomi dalla degradazione e che influiscono sulla longevità”.

A quanto detto, si aggiunge la perdita di massa ossa, 1% circa per ogni mese trascorso lo spazio. Questo fenomeno si chiama osteopenia. E’ causato dalla eliminazione della forza gravitazionale che agisce sull’apparato osteo-muscolare. Infatti si alterano i meccanismi di equilibrio tra fisiologico riassorbimento osseo e neoformazione ossea, con conseguente perdita di osso, che si accompagna ad ipotrofia muscolare da mancata sollecitazione.

Per Schmidt ed altri medici del settore la medicina aerospaziale, anche se sta muovendo i primi passi “è avanti anni luce rispetto alla medicina terrestre di precisione“.

La ricerca aerospaziale, difatti, sta fornendo nuovi strumenti per realizzare interventi personalizzati di farmaci, attività fisica e dieta in base al profilo molecolare del singolo individuo.

Tanti passi avanti si stanno svolgendo anche in merito alla medicina di genere. E’ stato difatti dimostrato che esistono differenze importanti fra i sessi a tutti i livelli di funzione, persino gli stessi geni, in alcuni casi, sono espressi in modo diverso. Uno studio, ad esempio,  ha dimostrato che l’irrigidimento delle arterie carotidi aumenta in modo più marcato nelle donne o che i livelli di renina e aldosterone, che regolano la pressione arteriosa, salgono di più nel sesso femminile.

Invece i livelli di glucosio sono più alti negli uomini come i problemi agli occhi colpiscano soprattutto gli astronauti maschi.

Le future tecnologie

Nello spazio si stanno sviluppando programmi di intelligenza artificiale capaci di diagnosticare malattie prima ancora della comparsa dei sintomi, biopsie liquide che con un solo prelievo di sangue riconoscono le “spie” di diversi tipi di tumore, gemelli digitali con cui prevedere l’evoluzione delle malattie e nuovi sistemi di telemedicina per intervenire a distanza.

 

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