Sempre più crescente la resistenza a trattamenti antibiotici precedentemente efficaci per l’infezione da Helicobacter pylori.
Il batterio, secondo gli studi epidemiologici, è presente in una persona su due nel mondo. Nella maggior parte dei casi, l’infezione non porta ad alcun sintomo, mentre in altri può provocare ulcere gastriche o duodenali e favorire lo sviluppo di neoplasie allo stomaco.
“La resistenza del batterio ai trattamenti antibiotici è diventata motivo di grande preoccupazione e richiede un’attenta selezione e revisione delle strategie terapeutiche”. A lanciare l’allarme è Ambrogio Orlando, direttore della IBD Unit della Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo.
Il direttore aggiunge che: “è importante porre l’attenzione sul problema e sui test molecolari per il rilevamento di Helicobacter pylori per poter agire con le terapie giuste”.