“Abbiamo condiviso un documento che pone le basi per un’efficace azione volta a rafforzare la salute globale e l’universalità della copertura sanitaria. Prevenzione, innovazione, equità, investimenti sulla forza lavoro sono alcuni dei punti su cui abbiamo espresso la posizione dell’Italia nell’ottica di un approccio collaborativo”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine G7 dei ministri della Salute a Nagasaki.
Per fare questo, però, bisogna: “Promuovere l’innovazione sanitaria per sostenere il rafforzamento dell’architettura sanitaria globale e il raggiungimento della copertura sanitaria universale – ha spiegato Schillaci -. In Italia stiamo investendo nella transizione digitale del Servizio sanitario nazionale con specifici interventi per rafforzare l’assistenza di base, anche attraverso la telemedicina, per potenziare il Fascicolo sanitario elettronico e per valorizzare la portata dell’utilizzo dei dati in termini di predittività e programmazione”.
“Non possiamo perdere l’opportunità di ridefinire gli strumenti utili a sviluppare una strategia globale sulle contromisure mediche con una chiara individuazione della governance, delle responsabilità e delle risorse disponibili, in una prospettiva di maggiore equità, con particolare attenzione ai Paesi a medio e basso reddito”, ha concluso.