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Febbre Oropouche, in Brasile i primi due morti al mondo. Quanto è pericolosa?

venerdì 26 Luglio - 2024 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: News ed eventi

Inizia a fare paura la febbre Oropuche (Arov), l‘infezione virale tropicale. Il Brasile ha confermato i primi decessi al mondo.

Si tratta di due donne di età inferiore ai 30 anni, residenti nello stato nord-orientale di Bahia. Al momento nel Paese sono 7.236 casi censiti. Altri Stati in cui sono stati registrati dei casi sono Bolivia, Perù, Cuba e Colombia, ma anche  in Italia sono stati segnalati quest’anno 4 casi, tutti di importazione.

L’Oms ha già invitato i paesi ad attuare azioni di prevenzione e controllo dei vettori, tra cui il rafforzamento della sorveglianza entomologica, la riduzione delle popolazioni di zanzare (e di altri insetti trasmettitori) e la sensibilizzazione della popolazione sulle misure di protezione personale.

L’infezione

L’Oropouche è un arbovirus e membro della famiglia Peribunyaviridae. È stato rilevato per la prima volta nel 1955 vicino al fiume Oropouche a Trinidad, seguito da diverse epidemie in Brasile verso la fine del secolo scorso.

Viene trasmessa principalmente attraverso la puntura di un insetto comunemente noto come moscerino (Culicoides paraensis). Può essere, però, trasmessa anche dalla zanzara Culex quinquefasciatus.

L’oropouche viene diagnosticata tramite test di laboratorio, non rapido.

I sintomi e la cura

Quelli più comuni sono febbre improvvisa, mal di testa, rigidità alle articolazioni, dolori e fastidi e, in alcuni casi, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito persistente. I sintomi possono durare da cinque a sette giorni. Raramente, i casi gravi possono includere meningite asettica. La morte per Oropouche è estremamente rara.

Attualmente non esiste un trattamento specifico per l’Oropouche. La terapia viene predisposta in base ai sintomi. Poiché l’Oropouche presenta manifestazioni cliniche simili nelle persone infette alla dengue e ad altri arbovirus, è importante che i professionisti sanitari prendano in considerazione diagnosi differenziali e trattino i pazienti di conseguenza. 

Trasmissione tra futura madre al feto?

La Pan American Health Organization, L’Agenzia sanitaria internazionale specializzata per le Americhe spiega che: i casi sospetti di trasmissione dalla futura madre al feto sono stati segnalati nelle ultime settimane e sono sotto inchiesta. Una donna incinta a Pernambuco, in Brasile, ha presentato sintomi di Oropouche durante la 30a settimana di gestazione. Dopo la conferma di laboratorio del virus, è stata segnalata la morte del feto. Un secondo caso sospetto è stato segnalato nello stesso stato in cui sono stati osservati sintomi simili e ha causato un aborto spontaneo. La possibile trasmissione verticale e le conseguenze sul feto sono ancora sotto inchiesta.

L’Oms ha emesso un avviso il 18 luglio per informare i paesi di questa possibile trasmissione e chiedendo una maggiore sorveglianza.

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