E’ di Acireale la testimonal della campagna di prevenzione all’endometriosi.
Chiara Catalano ha portato all’attenzione di oltre 8 mila studenti di tutta Italia la malattia.
l’evento, intitolato ‘Un’endometriosi per amica, impariamo ad ascoltarla’ nato dalla collaborazione tra l’Associazione progetto endometriosi (Ape) insieme all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e grazie al supporto del Ministero della Salute, ha visto partecipare 78 istituti scolastici, tra i quali 18 siciliani, in presenza e collegati online.
“La mia endometriosi – raccontata Chiara Catalano – mi è stata diagnosticata dopo anni di dolori e per un errore medico e, dopo averla scoperta , inevitabilmente c’è stata una spaccatura nella vita, ma parlarne aiuta”.
L’endometriosi
E’ una patologia che in Italia interessa circa 3 milioni di donne di cui il 30-40% diventa sterile.
La malattia si manifesta con dolore pelvico, mestruazioni molto dolorose, disturbi gastrointestinali o urinari durante il ciclo e riduzione della fertilità.
“La giornata – spiegano gli organizzatori – serve a dare il via ad una campagna di sensibilizzazione e informazione e promuovere la cultura della comunicazione sanitaria in termini di prevenzione”.
Spesso, infatti, la diagnosi avviene in stato avanzato e le campagne permettono di conoscere la malattia, di accorciare il ritardo diagnostico, che varia dai 5 agli 8 anni, e così consentire di aiutare le donne a trovare le giuste terapie da seguire.
La Fondazione Gimbe, inoltre, ha pubblicato una guida del National Institute for Health and Care Excellence (Nice), che fornisce le raccomandazioni cliniche per la diagnosi e il trattamento: dai segni e sintomi ai criteri di appropriatezza di test diagnostici (ecografia, risonanza magnetica, laparoscopia), dalle consulenze specialistiche ai trattamenti (analgesici, terapia ormonale, chirurgia).