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Defibrillatori esterni: il decreto del Ministero per l’installazione

venerdì 25 Agosto - 2023 | di Anna Boccia | Categorie: News ed eventi

Sono stati definiti i nuovi criteri modalità di installazione dei Dae (defibrillatori semiautomatici e automatici esterni).

Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Funzioni di un Dae

Devono consentire una analisi automatica dell’attività elettrica del cuore di una persona vittima di un arresto cardiocircolatorio, al fine di interrompere una fibrillazione o tachicardia ventricolare. Ove la predetta analisi sia positiva, caricamento automatico dell’apparecchio volto a ripristinare un ritmo cardiaco efficace attraverso shock elettrici esterni transtoracici, d’intensità appropriata, separati da intervalli di analisi.

In accordo con le linee guida internazionali, gli intervalli di tempo tra gli eventuali shock sono programmati negli apparecchi e non sono accessibili agli utilizzatori non medici.

Criteri per l’installazione

La loro distribuzione deve essere capillare e strategica. Questo per consentire la defibrillazione entro 4-5 minuti dall’arresto cardiaco, ancora prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso. Pertanto, la loro installazione deve tener conto delle persone, dei flussi, delle superfici o delle difficoltà di accesso a un determinato luogo.

In particolare, devono essere collocati in luoghi di aggregazione cittadina e di grande frequentazione o ad alto afflusso turistico, nonché in strutture dove si registra un grande afflusso di pubblico. Fondamentale tenere conto della distanza dalle sedi del sistema di emergenza.

Gli enti territoriali possono incentivare, anche attraverso l’individuazione di misure premiali, l’installazione nei centri commerciali, nei condomini, negli alberghi e nelle strutture aperte al pubblico. Ovviamente, nel rispetto dell’equilibrio dei rispettivi bilanci e della normativa vigente.

Per quanto attiene ai mezzi, è importante che siano dotati di Dae a bordo i mezzi di soccorso così come i mezzi delle forze di polizia.

In linea generale, nei centri abitati, la presenza ottimale viene definita dalla presenza di 2 Dae per chilometro quadrato.

Monitoraggio

È importante, inoltre, garantire il buon funzionamento del defibrillatore. La verifica dello stato di buon funzionamento prevede un registro su cui annotare, con frequenza minima settimanale, lo stato attivo del defibrillatore, della batteria e delle piastre.

È auspicabile l’utilizzo di Dae di nuova generazione provvisti di connettività Wi-Fi/SIM integrata. Questi consentano la gestione del dispositivo da remoto mediante il sistema di telecontrollo, monitorando costantemente, con avvisi automatici, il risultato degli autotest, la scadenza delle batterie e degli elettrodi.

Ove non provvisti di un sistema di connettività integrata e certificata, i Dae devono essere dotati di sistemi di connessione di terze parti conformi.

Segnaletica

Infine, la presenza del defibrillatore deve essere indicata in modo chiaro attraverso adeguata segnaletica, ovvero posizionata all’ingresso dell’edificio con indicazione del luogo esatto di posizionamento.

Per quanto concerne i Dae installati in luoghi pubblici devono essere indicati, in modo chiaro e visibile, con la segnaletica internazionale. La presenza di segnaletica deve essere prevista anche sulle planimetrie per emergenza ed evacuazione.  Queste, inoltre, devono essere aggiornate laddove un nuovo defibrillatore venga installato o venga rimosso.

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