Via libera della Camera al decreto liste d’attesa. Il testo, in seconda lettura a Montecitorio, è stato approvato con 171 sì e 122 no, ed è legge.
Prevede, tra l’altro, l’istituzione presso l’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) di una piattaforma nazionale per le liste d’attesa per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni regionali.
Prestazioni che andranno comunque garantite anche attraverso l’apertura a centri accreditati o convenzionati. Le visite diagnostiche e specialistiche vengono estese nel weekend con la possibilità anche di un ampliamento delle fasce orarie delle prestazioni.
Viene istituito un Cup unico regionale o intraregionale e si individua, ancora, una metodologia per il superamento del tetto di spesa per l’assunzione del personale sanitario a partire dal 2025.
Viene prevista infine una flat tax al 15% delle prestazioni orarie aggiuntive dei professionisti sanitari impegnati nella riduzione delle liste d’attesa.
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