Lo straordinario olfatto dei cani è in grado di diagnosticare il Covid. A dimostrarlo uno studio condotto in California su 1.558 studenti di 27 scuole con un successo del 90%.
La ricerca e stata realizzata dal dipartimento di salute pubblica dello Stato, dal gruppo Kaiser Permanente e dalla associazione che addestra cani ‘Early Alert Canine’.
“Si tratta – secondo il rapporto – di una importante conferma tangibile e scientificamente confermata delle varie segnalazioni sulla capacità dei cani di riconoscere il Covid”.
La ricerca
I cani hanno diagnosticato il Covid a 383 ragazzi e ne hanno mancati solo 18 su 1.558 studenti. Durante la sperimentazione, i ragazzi erano schierati in piedi a distanza di qualche metro l’uno dall’altro, dando le spalle ai cani, per proteggere la privacy di chi risultasse positivo al Covid.
L’addestramento
I cani, appena avvertono l’odore di quelli che vengono chiamati composti organici volatili, che sono noti per essere associati alle infezioni da Covid, sono stati addestrati a sedersi di fronte ai positivi.
Rizzo e Scarlett, due meravigliosi Labrador, si sono addestrati per un paio di mesi in un laboratorio, annusando calzini donati indossati da persone che avevano o meno il Covid-19.
Ora, in meno di mezz’ora riescono a testare 100 persone.
Il futuro
L’uso di cani per lo screening Covid potrebbe essere un nuovo metodo, meno costoso, traumatico, veloce e allegro da adottare, anche nelle case di cura per anziani.
Inoltre, in futuro, si pensa di usare i nostri amici a quattro zampe per rilevare altre malattie negli esseri umani.