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Cancro e minacce sanitarie: Ue e Usa lanciano la prima task force per la salute

giovedì 18 Maggio - 2023 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: News ed eventi

E’ il risultato di un incontro a Bruxelles tra il commissario Ue per la Salute, Stella Kyriakides, e il segretario del Dipartimento della salute americano, Xavier Becerra.

La prima task force ha l’obbiettivo di consolidare la cooperazione nella lotta contro il cancro, fronteggiare insieme le minacce per le salute globale come future pandemie, l’aviaria, la malattia di Marburg e la resistenza antimicrobica, e rafforzare l’architettura sanitaria.

Presto saranno istituiti gruppi di lavoro tecnici su questi settori prioritari, hanno fatto sapere Kyriakides e Becerra.

Il cancro

Nel 2023, solo in Europa, sono attesi 1.261.990 decessi per cancro: 702.214 uomini e 559.776 donne. Il tasso di mortalità standardizzato (ASR) è  pari a 123,8/10.000 per gli uomini e 79,3/100.000 per le donne.

Proprio per questo la lotta al cancro è la principale sfida sanitaria condivisa sulle due sponde dell’Atlantico. L’obiettivo primario è “migliorare la prevenzione, l’individuazione e l’assistenza per tutti coloro che sono colpiti” dai tumori.

Per questa ragione i gruppi di lavoro su questo fronte saranno due: uno sul cancro in età giovanile e l’altro sul tumore al polmone nel quadro del piano europeo della lotta contro il cancro e del programma statunitense Cancer Moonshot.

Minacce sanitarie globali

Si lavorerà per rafforzare l’architettura sanitaria per “migliorare la comprensione delle condizioni post-Covid e del loro impatto sulla salute, sulle società e sulle economie“. Per farlo, prima di tutto, bisogna assicurare una migliore cooperazione tra l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) e l’Amministrazione per la preparazione e la risposta strategica (Aspr) del Dipartimento americano per la Salute, fondamentale anche per garantire approvvigionamenti sicuri e programmi di vaccinazione.

Bruxelles e Washington sottolineano che, da parte loro, vi sarà un impegno per “un esito positivo dei negoziati per un accordo globale sulle pandemie e sulle modifiche al regolamento sanitario internazionale entro maggio 2024″, auspicando anche l’ampliamento del Fondo pandemico.

Per far tutto questo, proprio per l’ambiziosità dell’accordo, è necessaria “una volontà politica, creatività e attenzione a soluzioni pratiche”.

 

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