Una nuova variante Covid sta invadendo il mondo. Si chiama BA.2.86, ma è stata soprannominata ‘Pirola‘, e presenta “un numero significativo di 40 mutazioni che potrebbero aiutare il virus a eludere la risposta immunitaria“.
Secondo gli esperti, però, sono solo “due in particolare da monitorare perché potrebbero renderla più diffusibile”.
Finora la variante è stata isolata in 5 Paesi e in Italia non è ancora arrivata. L’aumento di casi nel nostro Paese è dovuto alle varianti Kraken o Arturo.
La variante
è stato segnalato in Danimarca il 24 luglio. Successivamente è stata isolata in Sud Africa, Stati Uniti, Israele e Regno Unito – fa sapere l’Oms -. La cosa ritenuta di particolare interesse è che, diversamente da altre varianti, manca un nesso epidemiologico tra i vari casi“, chiarisce Ciccozzi, “ovvero i casi non sembrano collegati tra loro e con il primo”.
Pirola, dai pochi dati disponibili, presenta somiglianze dei sintomi all’influenza con febbre a 38 per qualche giorno, forte raffreddore e mal di testa.
Le due mutazioni da tenere sotto controllo hanno diverse somiglianze al ceppo originale, alla variante Spike ed alla Delta.
Difatti, contengono la proteina Spike che svolge una funzione cruciale nelle infezioni e nella risposta immunitaria, ma al momento è troppo presto per stabilire se siano effettivamente pericolose.
Al momento sono pochi i sequenziamenti disponibili e sono necessari ulteriori dati per capire se la variante sarà pericolosa o meno.