L’Asp di Enna ha redatto e diffuso due importanti documenti relativi alle azioni intraprese in merito al contrasto dell’Antimicrobico resistenza negli animali. A redigerlo l’Unità Operativa Complessa del Servizio Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche.
Un documento, dedicato alle categorie del settore, agli Operatori del Settore Alimentare, titolari di stabilimento zootecnico, sintetizza le principali regole che gli stessi OSA devono osservare per contribuire fattivamente alle azioni di contrasto e di conseguenza alle azioni di tutela della salute pubblica.
Il secondo documento, inviato alle sedi degli Ordini dei Medici veterinari delle nove province siciliane, è un decalogo per l’utilizzo prudente e appropriato degli antimicrobici.
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L’Antimicrobico resistenza
“L’Antimicrobico resistenza, cioè lo sviluppo e la diffusione di microrganismi resistenti all’azione degli antibiotici – dice l’Asp – è ormai riconosciuta, a livello globale, una delle più gravi minacce per la salute della popolazione umana e animale. Nel 2025 potrebbe rappresentare la prima causa di morte per la carenza, fino all’azzeramento, di soluzioni terapeutiche efficaci. Tale fenomeno risulta fortemente aggravato da un eventuale uso improprio e/o abuso di antimicrobici, sia in ambito veterinario che umano. Per contrastarlo il Ministero della Salute si è dotato, sin dal 2017, di uno Specifico Piano nazionale di Contrasto all’Antimicrobico Resistenza, in seguito aggiornato, con l’obiettivo prioritario di ridurre di almeno il 30% l’utilizzo degli antimicrobici per promuoverne l’uso appropriato”.