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Stop prestazioni odontoiatriche specialistiche: esauriti budget assegnati dai decreti della Regione

giovedì 24 Novembre - 2022 | di Giorgia Görner Enrile | Categorie: Lavoro

A partire dal primo dicembre le strutture accreditate esterne saranno costrette a sospendere l’erogazione di tutte le prestazioni odontoiatriche specialistiche sul territorio per esaurimento degli insufficienti budget assegnati dai recenti decreti sugli aggregati emanati dall’assessorato della Salute solo alcuni giorni prima della fine della legislatura.

Lo dicono i delegati delle sigle sindacali facenti parte del coordinamento Cimest, che raggruppa alcune sigle sindacali.

“Questi decreti non soltanto sono stati emanati tardivamente, ma sono mortificanti per la categoria e, peggio ancora, penalizzanti per i pazienti considerato che, al fine di sopperire alle carenze nell’erogazione delle prestazioni delle strutture pubbliche, impegnate prioritariamente al contrasto all’emergenza Covid-19, le strutture specialistiche ambulatoriali private hanno contribuito, nel corso del 2020-2022 a ridurre le liste d’attesa e a fronteggiare richieste di cure dei pazienti no-Covid-19”.

“Come Cimest ci teniamo a sottolineare che le strutture private negli anni 2020, 2021 e 2022 hanno in parte compensato la contrazione di prestazioni erogate dalle strutture pubbliche nel medesimo periodo, ma oggi purtroppo le prenotazioni sono arrivate al collasso, ormai si prenotano prestazioni brevi, che dovrebbero essere eseguire entro 10 giorni, o differite, da eseguire entro 30 giorni, addirittura nel secondo semestre del 2023, negando, di fatto, l’assistenza sanitaria specialistica ai malati siciliani più fragili che non hanno la possibilità di poterle fare a pagamento, di fatto non si erogano i Lea”.

La nostra non è una mobilitazione che riguarda soltanto noi, anzi diciamo a tutti i cittadini di essere al nostro fianco attraverso le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti per far sentire chiaro, alto e forte il ‘no’ deciso a ogni forma di sottofinanziamento del Ssr che porta inevitabilmente al razionamento delle risorse utili a rispondere ai bisogni di salute delle persone”, conclude il coordinamento Cimest.

Le prestazioni degli specialisti accreditati esterni, cioè i privati che offrono servizi di odontoiatria, analisi di laboratorio, radiologia, riabilitazione, medicina nucleare e le cosiddette branche visita (specialisti di vari settori), a fronte di prestazioni erogate nel 2021 per 358 milioni, hanno ricevuto dalla Regione 315 milioni. I restanti 43 potrebbero riceverli soltanto dopo la chiusura di contenziosi che sono già in atto.

“In Sicilia non abbiamo i dati sul fabbisogno – dice Mimmo Garbo del Cimest – che dovrebbero essere forniti dall’Osservatorio epidemiologico. I tagli, oltre a penalizzare chi offre le prestazioni, si ritorcono contro i pazienti che non possono consentirsi di affrontare spese sanitarie, soprattutto con la crisi in atto che moltiplica le fasce deboli e vede l’aumento delle persone esenti ticket”.

La finanziaria regionale del 2020 riportava il budget aggregato per gli specialisti accreditati esterni a quello del 2011, cioè al periodo precedente ai tagli del piano di rientro, “ma questo non è accaduto – spiega Garbo – Senza contare i ritardi dei decreti, arrivati qualche settimana prima delle scorse elezioni regionali. Inoltre, l’ultimo contratto firmato dagli specialisti risale al 2019, se si fa eccezione per l’Asp di Siracusa, unica provincia siciliana ad aver provveduto al rinnovo“.

Gli specialisti esterni, sempre secondo i dati del Cimest, per i loro ambiti di competenza erogano in Sicilia prestazioni annue fino a quattro volte superiori al settore pubblico: 43 milioni 643 mila nel 2020, 40 milioni 477 mila nel 2021 (anni dell’emergenza Covid), circa 50 milioni, finora, nel 2022, a fronte di prestazioni nel pubblico che sono, negli stessi anni, pari a 14 milioni 800 mila, 10 milioni 57 mila, 11 milioni 216 mila.

“Tagliare il budget – conclude Garbo – significa affollare pronto soccorsi e ospedali per prestazioni che potrebbero essere svolte altrove”.

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